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giovedì 7 febbraio 2008

Il Vaticano alla Biennale di Venezia? Ne parla monsignor Ravasi sul Riformista.

(Exibart) “In Italia, poi, ci sono tanti progetti da mettere in campo. Uno di questi potrebbe essere - anche se mi rendo conto che non è facile - la creazione alla Biennale di Venezia di un padiglione della Santa Sede. Proprio così. È un progetto che mi affascina e che avrebbe un grande valore per tutto il mondo dell'arte”. Pare che alla Biennale continuino a pensare più gli stati stranieri che non lo stato italiano, che la organizza. Come si evince anche dalle parole di monsignor Gianfranco Ravasi, “ministro della cultura” della Santa Sede, che ha lanciato la proposta in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Riformista. E subito riprese da Franco Miracco, consigliere nel Cda della Biennale, che in una dichiarazione allo stesso quotidiano si dice sorpreso dall'interesse vaticano per l'arte contemporanea, garantendo in proposito la buona volontà e la disponibilità al dialogo dell'istituzione. Non negando tuttavia - spiega l'articolo - le perplessità per alcune recenti prese di posizione di cattolici, fra cui il ministro Buttiglione nel 2005, nei confronti dell'arte contemporanea in generale e della Biennale in particolare. "Ecco - conclude Miracco -, la presenza vaticana alla Biennale di Venezia non deve finire come il Papa alla Sapienza di Roma. Ci vuole un vero dialogo”... Un problema potrebbe essere rappresentato dalla location per il nuovo eventuale padiglione, visto che ai Giardini di Castello non ci sono spazi per nuovi allestimenti; tuttavia, la Fondazione veneziana - una volta superati ostacoli pratici e logistici - non dovrebbe farsi sfuggire questa occasione dai molteplici significati culturali e comunicativi...

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