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mercoledì 16 gennaio 2008

A Torino, a scuola di cinema dal maestro Werner Herzog.

(Panorama) Amanti della settima arte e di una delle sue voci più profonde e particolari, correte a Torino. Dal 15 gennaio al 10 febbraio il Museo nazionale del Cinema presenta “Segni di vita, Werner Herzog e il cinema”, retrospettiva sul regista tedesco ed eventi correlati (qui il programma in pdf). E potrebbe anche capitare di imbattersi nel maestro stesso, per alcuni giorni ospite della città sabauda. Anzi, il 17 e il 18 gennaio è lui il professore d’alto rango di un laboratorio di cinema e scrittura, riservato a quindici candidati e agli studenti della scuola Holden.

Il 16 gennaio, alle 20.30 al cinema Massimo, è invece il momento dell’anteprima italiana dell’ultimo lavoro di Herzog, Encounters at the End of the World. Un documentario dove ancora una volta è protagonista una natura estrema, che in alcune scene intense urla il suo potere: alla fine del mondo, in Antartide, tra i ghiacci, nel centro di ricerca americano McMurdo, sull’isola di Ross, dove il cineasta è stato accolto insieme al suo cameraman Peter Zeitlinger. Lo stesso Herzog si fa riprendere mentre cammina in un tunnel sotto il Polo Sud.
Le tracce di un cinema visionario, che si immerge nel paesaggio e si perde in un viaggio che tocca tutti gli angoli del creato, tra personaggi al di fuori dai modelli di vita “normali”, si possono invece rivivere nella mostra multimediale alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che documenta il lavoro sul set di Herzog e alcuni nuclei tematici che attraversano i suoi film. Di grande interesse anche la retrospettiva che ripropone le pellicole del regista che hanno fatto storia, da Fitzcarraldo (1982) a Nosferatu, principe della notte (1978), e le più recenti, da L’ignoto spazio profondo (2005) a Grizzly man (2005).

Qui l’intero programma in pdf

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