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mercoledì 16 gennaio 2008

Unioni gay riconosciute a Tel Aviv.

(Le fate) Questa è una notizia che non è passata nemmeno nei siti di news gay. Eppure per me sono notizie fondamentali in Italia. Pensate, un ente privato che certifica migliaia di coppie conviventi etero e gay in Italia in modo da letteralmente sbattere sul muso a chi parla di coppie di fatto come di entità insesitenti o meglio invisibili un elenco di centinaia di miaglia forse milioni di nomi di persone in carne e ossa che pesano elettoralmente e politicamente. Una bella granata lanciata al mondo clericale, vero Deborah? Tel Aviv. E infine pure Tel Aviv, la capitale ha annunciato che riconoscerà lo status delle coppie gay e lesbiche, una mossa che ha provocato l'ira di rabbini e partiti religiosi. La città ha accettato di riconoscere le partnership cards rilasciate dalla New Family Organization, un gruppo che rappresenta le coppie gay o che sono di religione non ebraica e quindi impossibilitate a sposarsi in Israele, dove l'unico matrimonio riconosciuto dalla legge è quello religioso rabbinico. New Family organizza cerimonie civili davanti a un avvocato e fa firmare un apposito registro previo giuramento. Dopo di che rilascia delle tessere che finora avevano solo un valore simbolico. Gli ufficiali di Tel Aviv hanno fatto sapere che d'ora in avanti le coppie con tessera avranno gli stessi diritti e doveri delle coppie sposate comprese quelle relativi alle tasse municipali. In Tel Aviv, la capitale laica del paese, si stima che il 40% delle coppie sia in relazioni diverse dal matrimonio ebraico. L'anno scorso la corte suprema ha imposto al governo di riconoscere le coppie gay sposate all estero e i figli adottati di queste. Il partito religioso Shas ha già minacciato atti di violenza se l'ordinanza di Tel Aviv verrà messa in pratica.

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