E, a poche ore dall’assegnazione dei Golden Globe, non si può fare a meno di chiedersi se anche Chesil Beach sarà un romanzo capace di ispirare film “da statuetta”. Espiazione (Atonement) di Joe Wright, con Keira Knightley e James McAvoy, ha infatti vinto il Golden Globe più importante, come migliore pellicola drammatica. Il soggetto da cui è stato tratto è l’omonimo romanzo di McEwan.
E per Ian Macabre (così chiamato per il tono cupo dei suoi libri, giocando su un’assonanza con il nome) non è certo la prima volta che una sua opera viene trasposta cinematograficamente. Il rapporto dello scrittore con la settima arte è costante e consolidato. Si ricordi L’amore fatale (2004) diretto da Roger Michell, The Innocent (1993) alla regia di John Schlesinger, Cortesie per gli ospiti (1990) di Paul Schrader, Il giardino di cemento (1993) di Andrew Birkin, tratto dal romanzo di esordio di McEwan, del 1978.
Il forte legame con il cinema lo ha portato, in passato, a essere lui stesso sceneggiatore, per fiction per bambini e per lavori per il grande schermo (L’innocenza del diavolo, 1993; La legge delle Triadi, 1988; L’ambizione di James Penfield, 1983). Vada come vada con Chesil Beach, è certo che il 2008 ci regalerà un altro film ispirato al maestro inglese: Sabato, storia che si svolge tutta nell’arco di una giornata, in clima post 11/9. Il produttore cinematografico Scott Rudin (lo stesso di The Hours e The Truman Show) ne ha comprato i diritti.
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