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mercoledì 16 gennaio 2008

Velvet 2.0: gli spettatori invitati a filmare il concerto di Roma.

(Panorama) Per una volta non vedremo gli odiati (soprattutto dai fan) buttafuori che con una piccola torcia indicano chi sta riprendendo il concerto illegalmente. Per una volta tutto questo sarà la norma e anzi chi non lo farà si divertirà meno. Per il concerto al Circolo degli Artisti di Roma di sabato 19 gennaio, i Velvet hanno infatti chiesto a tutti di filmare il live. Il materiale inviato, tramite il sito o via posta ordinaria, servirà per la realizzazione di un progetto (o meglio un dvd) che va avanti da 5 anni e che come dice la stessa band “prima o poi decideremo di pubblicare”. Panorama.it ha raggiunto telefonicamente Pierluigi Ferrantini, voce e chitarra del gruppo, nella sala prove romana.

Com’è nata l’idea di chiamare a raccolta il pubblico invitandolo a essere parte attiva di questo progetto?
Semplicemente volevamo continuare un’usanza del tour, durante il quale avevamo notato che, come spesso accade, i nostri fan filmavano la nostra performance che poi circolava su You Tube. A quel punto si è deciso che quella consuetudine poteva diventare un evento.
Qual è il fine?
Il tutto sarà montato anche con immagini girate da noi per diventare un dvd.
Materialmente come sarà possibile far ricevere ai Velvet tutto il materiale?
Tramite un upload sul nostro sito (ampliato come capacità per l’occasione) oppure facendolo pervenire direttamente alla band tramite posta. Se poi sono belle ragazze posso consegnarcelo anche di persona…era una battuta, mi raccomando!
Parliamo di fantamusica. Come sarà fare dischi tra qualche anno. Il cd è destinato a scomparire?
Tutti stiamo pensando a cosa sarà in futuro la musica. Per questo molti, noi compresi, cerchiamo di perfezionare al massimo i nostri concerti. Solo così la gente sarà sempre più invogliata a seguirci. È strano, però, vedere che se da un lato i dischi non si comprano, dall’altro alla fine dei live se ne vendono di più rispetto agli anni passati.
Palando di musica online, come hai visto l’idea dei Radiohead di pubblicare prima il disco sul proprio sito e poi di venderlo attraverso i canali tradizionali?
È un’ennesima, eccezionale, operazione di marketing che solo un gruppo come sono loro può permettersi di fare. Se ci pensate bene in questo modo hanno venduto due volte, prima su internet e poi nei negozi. Non contando poi che faranno concerti con il tutto esaurito ovunque. Ma questo sarebbe successo comunque.
Provocazione. Sareste disposti a regalare la vostra musica?
Certo. È una cosa di cui sono più che convinto. Come sono convinto anche che il prezzo degli album non debba superare i 10 euro.
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