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venerdì 18 gennaio 2008

Scandalo nel calcio israeliano. Sesso e call girl, allenamenti a luci rosse.

(Il Messaggero) Sesso durante gli allenamenti, o addirittura nell'intervallo di una partita. Call girl in albergo la notte prima di match importanti e risse. E' bufera nel calcio israeliano per un libro dal titolo inequivocabile: Sodoma e Gomorra 2. A scrivere il volume di rivelazioni - che uscirà a giorni - è stato un ex-dirigente della federazione.

Shaul Eisenberg, questo il nome dell'autore, ha deciso di raccogliere tutti gli episodi piccanti da lui osservati da vicino e catalogati durante decenni di carriera, con il risultato di coprire di fango atleti e dirigenti. Nel libro si descrivono infatti festini con donnine allegre in concomitanza di partite decisive, una rapida prestazione sessuale di un giocatore durante l'intervallo di una partita della Nazionale e anche una rissa furibonda a Mosca fra due dirigenti della stessa federazione che fra l'altro furono sentiti urlare: «Ora muoio, ora muoio...».

Su Eisenberg, prima ancora che il volume sia arrivato negli scaffali delle librerie si è già riversata una valanga di critiche. La stampa lo rimprovera di aver seccamente smentito in passato, da portavoce, informazioni che divulga adesso, da scrittore. Come si spiega il mio lungo silenzio su fatti così gravi? «Allora - si è giustificato l'autore - non ero mica pagato per difendere la morale».

Iniziata la carriera come cronista sportivo, Eisenberg è stato portavoce della nazionale e della federcalcio israeliane e anche uno dei dirigenti della squadra di basket dell'Hapoel Tel Aviv. Oggi i suoi ex colleghi lo definiscono «traditore» e «opportunista». «È un idiota», lo ha bollato Gavri Levy, un altro ex dirigente della federazione. Eisenberg, da parte sua, si è sottoposto alla Macchina della verità e ne è uscito a testa alta.

Le rivelazioni apparse finora sulla stampa non hanno nomi e gli appassionati del ramo devono dunque lavorare di deduzione per mettere a fuoco i protagonisti. Eisenberg mette a loro disposizione luoghi e date. Era il 13 novembre 1999, rievoca, quando Israele perse 5-0 con la Danimarca. In seguito la stampa scrisse che la sera prima di quel disastro alcuni giocatori si erano divertiti con due call-girl. Le call-girl erano davvero nell'albergo, conferma Eisenberg, ma le aveva invitate uno dei dirigenti della squadra. Alcuni burloni dissero al medico della Nazionale che il dirigente stava malissimo. Il dottore si precipitò allarmato verso la sua stanza, sfondò la porta e - secondo Eisernberg - lo trovò in estasi avvinghiato alle due giovani donne.

Nel libro si racconta poi che nel 1984, durante gli allenamenti in Svizzera, una quindicina di giocatori del Maccabi Natanya ebbero uno dopo l'altro rapporti sessuali con una ammiratrice locale. Aggiunge che nel giugno 1993 la nazionale perse per 5-0 a Stoccolma: nell'intervallo (quando i padroni di casa erano in vantaggio di due reti) un giocatore si appartò per alcuni minuti in una stanza degli spogliatoi per fare sesso con una amica occasionale. L'atleta in questione, Felix Halfon, ha poi precisato alla stampa che l'episodio avvenne, ma a partita conclusa. «In una calza tengo sempre un preservativo», ha voluto puntualizzare il calciatore.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Acto sexual......¿Acto físico brutal?