(Emmegipress) Le ricerche di mercato non riescono a stimare quanti sono i gay in Italia, considerando che per saperlo bisogna oltrepassare la cortina protettiva della privacy; però sembra che la popolazione «Glbt» (gay, lesbiche, bisessuali e transessuali) oscilla tra i 1,5 milioni e i 4 milioni di persone.
E nel resto del mondo ?
La comunità spagnola, supera di poco i 2,6 milioni; quella britannica è di 3,6 milioni di persone. Gli americani gay sono 19 milioni, con un potere d'acquisto intorno agli 800 miliardi di dollari l'anno (oltre 547 miliardi di euro). In tutto il mondo, invece, ci sarebbero almeno 45 milioni di gay su una popolazione complessiva intorno ai 6 miliardi d'individui.
Le marche che fanno pubblicità all'estero su misura e con protagonisti gay sono: Nokia, American Express, Fiat e ancora Lufthansa o Lancome, Volvo, D&G, gli alberghi Holiday Inn e Ikea.
Il paradosso del marketing è, però, il marchio di convergenza: pensato per o fatto proprio dalla comunità gay, ma sdoganato dalla società. Una conferma? Il numero di eterosessuali che conosce la canzone dei Village People, Ymca.
In Italia, comunque, c'è già chi ha iniziato a segmentare i prodotti, per dare a ogni marca il posizionamento che preferisce e aggirare così temute definizioni.
I clienti eterosessuali finiscono spesso per appropriarsi di stili di abbigliamento gay friendly, sia per emulazione sia per per assuefazione. Seguono i prodotti funzionali, come quelli di agenzie turistiche o d'incontri personali dedicati al target «Glbt», tagliati su misura per il segmento ma certe volte rifiutati perché segno di ghettizzazione sociale, e infine quelli simbolici. Come Gucci, Prada, Alessi, Bmw-Mini o Coca-Cola che spingono sull'idea di appartenenza, autoidentificazione, piacendo a entrambi gli schieramenti perché cavalcano i binomi lusso-esclusività, trash-eccesso oppure originalità-orgoglio da trendsetter.
In conclusione, quale risultati ci sono ? In Italia le aziende non fanno marketing, salvo casi sporadici. Il motivo ? Le loro iniziative all'estero non hanno raggiunto gli obiettivi economici attesi.
fonte: Brokeback MOTEL
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