Lo studio del Queen Mary University di Londra.
(Il Corriere della Sera) Donne al volante, pericolo costante. Così vuole il detto popolare e sembra proprio vero, a quanto ha accertato un gruppo di psicologi della Queen Mary University di Londra. Non basta: a loro avviso, anche gli omosessuali sono cattivi guidatori e non se la cavano molto bene con l'orientamento e la navigazione. Lo studio è stato condotto tramite simulazioni al computer su 140 volontari e ha dimostrato che le donne (sia etero che lesbiche) e al pari delle donne i gay, sono risultati meno abili e più lenti degli uomini eterosessuali a recepire le informazioni legate agli oggetti nello spazio, soprattutto quando si tratta di uno spazio sconosciuto.
PSICOLOGI - Per lo studio gli psicologi londinesi hanno usato test creati per i simulatori di realtà virtuale della Yale University e hanno potuto così verificare con precisione la capacità di ognu nell'imparare e memorizzare orientandosi nella dimensione spaziale. In uno di questi test, i volontari dovevano ad esempio nuotare sott'acqua e trovare delle piattaforme nascoste, mentre in un altro dovevano attraversare otto percorsi virtuali, diramati da un unico centro e trovare la ricompensa presente solo in quattro di questi. «Gli uomini sono risultati più bravi - ha detto al quotidiano britannico Daily Telegraph Qazi Rahman, il professore che ha guidato l'esperimento - nell'orientarsi geometricamente, ad esempio se devono andare a sud o a nord. Hanno un miglior senso della direzione e non sono meno bravi delle donne nell'utilizzo dei punti di riferimento locali. Le differenze si notano al massimo quando si guida in un ambiente nuovo». Secondo il professore, le donne impiegano più tempo per raggiungere la destinazione, fanno più errori, sbagliano strada e hanno bisogno di significativi riferimenti locali.
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