(TGCom) Uno studente universitario su quattro offrirebbe le proprie prestazioni sessuali su internet in cambio di soldi. E' quanto emerge da una ricerca compiuta dalla rivista "Studenti Magazine" che per settimane ha controllato diversi siti di annunci on line. "Nella categoria incontri privati, un annuncio su quattro ha come inserzionisti gli studenti universitari. La città più prolifica in questo senso è Milano", rivela la statistica.
"Sul sito Studenti.it solo il 14% degli intervenuti ad un'indagine ha dichiarato apertamente di conoscere ragazzi che vendono il proprio corpo per pagarsi gli studi - si legge nella nota della rivista - le facce del fenomeno prostituzione maschile sono varie. C'è infatti quella eterosessuale, quella omosessuale e quella via web, i cosiddetti "camboy" che furoreggiano sui programmi di instant messaging e su svariati siti internet, gay e non".
Studenti Magazine è riuscito anche a scoprire il profilo del cliente medio. Da alcune risposte alle inserzioni e dalle interviste raccolte da Studenti Magazine è emerso che i clienti hanno tra i 40 anni e i 50 anni, non sono gay (anche quando chiedono sesso omosessuale) ed hanno una grossa disponibilità economica. Entrare nel mondo della prostituzione maschile è davvero facile; basta avere infatti una connessione ad internet ed un indirizzo e-mail.
Diverse le tariffe chieste ai clienti: si parte dai 50 euro fino ad arrivare ai 1000 euro per un fine settimana con uno studente accompagnatore eterosessuale. Dalla ricerca, come detto, è emersa la figura del "camboy", ovvero ragazzi che si spogliano in video camera, facendosi pagare tramite sistemi quali postepay, paypal, europay e il loro guadagno dipende dal loro impegno: c'è chi per mezz'ora chiede 10 euro e chi invece 50.
---
Ndr. Come fa a non essere un "gay" uno che chiede "sesso omosessuale"?.
-
Nessun commento:
Posta un commento