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domenica 11 novembre 2007

Venite in Liguria, torta di riso ce n’è (con qualche polemica)


(Panorama) Sono in tanti ad avere ridacchiato seguendo gli sketch di Colorado Cafè. Quelli, per intenderci in cui Enrique Balbontin, Fabrizio Casalino e Andrea Ceccon, comici liguri Doc, ironizzavano sulla scarsa accoglienza e disponibilità di albergatori e ristoratori liguri nei confronti dei turisti. Orari impossibili, menu ridotti all’osso, risposte sgarbate, soprattutto se confrontate con quelle degli omologhi romagnoli o sardi. Che è poi quello che da anni lamentano molti turisti lombardi e piemontesi, specializzati nell’arte del weekend mordi e fuggi. La Liguria? Bellissima, certo. Ma ottenere un buongiorno al ristorante sembra un’impresa impossibile. Così il tormentone della torta di riso finita, per ironia della sorte un piatto che non fa parte della tradizione ligure, ha tenuto banco per mesi, sui media tradizionali e sui blog. Creando una situazione imbarazzante per l’assessorato al turismo della regione. Superato cavalcando l’onda: “Anziché nasconderci, abbiamo deciso di uscire allo scoperto organizzando quattro serate, una per provincia, con gli stessi tre comici, aperte a tutti gli operatori turistici. Per sottolineare che la torta di riso non è finita”, spiega l’assessore Margherita Bozzano. Obiettivo? Formare gli operatori turistici della regione migliorando l’accoglienza e scrollandosi di dosso la nomea di regione scorbutica, votata al mugugno. E raccogliere sul sito web segnalazioni e richieste di albergatori e ristoratori.

Tutto bene? No, perché l’iniziativa ha avuto anche una coda polemica e alcuni detrattori. In primis per il costo: circa 20.000 euro a serata. “Che senso ha spendere dei soldi per promuovere il turismo ligure dentro i confini regionali?”, si chiede Davide Ghiglione, consigliere comunale di Forza Italia ad Imperia. “Sarebbe stato molto meglio investirli per migliorare l’immagine della Liguria in Piemonte e Lombardia, ad esempio. E poi cosa significa: secondo l’assessorato gli operatori liguri sono dei bifolchi da educare? Altro che comici, ci sarebbe da piangere”, aggiunge, sottolineando che a suo parere la freddezza dell’accoglienza ligure è solo un luogo comune.
“Il turismo è fatto in primo luogo di persone; abbiamo in calendario decine di eventi e roadshow per far conoscere la nostra splendida regione in tutta Italia, certo. Ma ancora prima è necessario riqualificare le strutture ricettive, ripensare il modello di accoglienza sulle esigenze dei turisti di oggi e diffondere una cultura del sorriso che, quella sì, a volte manca davvero”, ribatte Bozzano.
In attesa di vedere i primi risultati, magari la prossima estate, meglio accantonare la torta di riso e ripiegare su un classico piatto di trenette al pesto. Sperando ce ne siano ancora.

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La torta di riso è finita

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