Si pagherà in base al numero di ingressi. Agevolazioni per chi entra meno volte in centro.
(Gianni Santucci - Corriere della Sera) Ticket antismog, il Comune vara le «tariffe progressive»: più si entra in centro città e più si paga.
Una serie di incontri tra tecnici e politici, a partire da oggi. Un'ipotesi sul tavolo: sconti per chi entra nei Bastioni solo occasionalmente. E tempi strettissimi per discutere. Venerdì arriva in giunta la delibera sul bilancio, che dovrà contenere i conti del ticket antismog, con o senza sconti. Come dire, i margini di manovra non vanno oltre questa settimana.
In questo clima ripartono le trattative sulle possibili modifiche alle tariffe dell'ecopass. Ma a fronte di una strada che secondo i più stretti collaboratori della Moratti è «già tracciata nei suoi aspetti fondamentali », i contrasti politici sollevati da ampi settori della maggioranza sembrano tutt'altro che risolti.
La contesa ruota sempre intorno alle agevolazioni per entrare all'interno dei Bastioni. Tramontati gli abbonamenti a prezzi scontatissimi, rimane in piedi solo l'ipotesi di sconti. Ovvero: per i primi quaranta ingressi, qualunque sia la classe dell'auto e quindi la tariffa, si pagherà la metà. Per i secondi quaranta si pagherà il 75 per cento. Dopo gli ottanta ingressi, prezzo pieno. La ratio
del provvedimento: aiutare chi entra in centro soltanto poche volte, e disincentivare invece chi entrerebbe ogni giorno. In pratica: premi a chi lascia più spesso a casa l'auto. «Da un punto di vista di strategia e filosofia del provvedimento — spiega il consigliere dei Verdi, Enrico Fedrighini — siamo tornati sui binari più giusti. Così si disincentiva l'uso dell'auto e si crea un circuito virtuoso, non una tassa aggiuntiva indiscriminata come sarebbero stati gli abbonamenti ».
Le rilevazioni fatte finora parlano di 90 mila auto al giorno in ingresso nei Bastioni. Tra queste, 25 mila dovrebbero pagare. E quelle che fanno più di 200 ingressi all'anno sono appena 5 mila: «Significa che la battaglia contro il ticket e puramente ideologica», dice Fedrighini.
Forza Italia, di fronte alla presa di posizione della Moratti di venerdì scorso («O si fa il ticket, o potete trovarvi un altro sindaco»), sembrava aver fatto un passo indietro. Ora il capogruppo degli azzurri in Comune, Giulio Gallera, chiarisce: «Abbiamo semplicemente preso atto che l'accordo politico che avevamo raggiunto a settembre non si può realizzare attraverso gli abbonamenti. Ma per noi una cosa è chiara: l'accordo politico resta ». Si tratta di accettare l'ecopass solo a condizione di tutelare chi è costretto a venire al lavoro in centro in auto. E i pacchetti di entrate scontate? Come giudicate questa possibilità? «Siamo ancora all'inizio — risponde Gallera — bisognerà vedere le modalità realizzative, ci sediamo intorno a un tavolo per questo».
Per Forza Italia il risultato politico non c'è. Significa che
I veleni
Sono già 127, dall'inizio dell'anno, i giorni in cui i valori di Pm10 hanno superato la soglia d'allarme
da oggi a giovedì potrebbero esserci vari altri smottamenti. Nel frattempo è già in moto la macchina per la preparazione e stampa dei pass, che poi saranno distribuiti ai cittadini. Allo stesso modo dovranno essere stampate e inviate ai cittadini le lettere con le «istruzioni » dell'ecopass. Altre due questioni che spingono il Comune ad accelerare i tempi, perché se la data di partenza del ticket resta fissata al 2 gennaio, i milanesi non sono stati ancora formalmente avvertiti. Il repubblicano Franco De Angelis chiede più decisione alla maggioranza: «Le scelte politiche di base non possono essere oggetto di centinaia di aggiustamenti. Se la maggioranza fa una scelta dovrebbe perseguirla con serenità e coraggio ».
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