(Il Giornale) Milano come New York. Da ieri anche il Parco Sempione, come già Central Park nella Grande Mela, diventerà un ufficio a cielo aperto. Non solo runners scatenati o bambini con i nonni, ora anche manager e giovani studenti armati di pc diventeranno assidui frequentatori del cuore verde della città. È partito, infatti, il progetto «Wireless Castle», che garantisce la connessione gratuita e senza fili a internet all’interno di tutto il Parco Sempione.
Navigare a cielo aperto non è mai stato così facile. Basta recarsi in uno dei quattro punti di distribuzione all’interno del giardino (Torre Branca, Triennale, Acquario e Biblioteca Monte Tordo) e ritirare la «scratch card», cioè la tessera contenente il codice per navigare in rete. Chiunque può richiedere l’accesso presentando semplicemente un documento d’identità. La tessera permette di collegarsi a internet a 54 megabit per tre ore e una volta scaduta, sarà possibile richiederne una nuova.
Per ora la tecnologia utilizzata, grazie alla collaborazione di aziende come Intel e Guglielmo, consente fino a circa mille connessioni contemporanee, ma «questa sperimentazione - ha precisato il direttore dei sistemi informativi di Palazzo Marino, Alessandro Musumeci - servirà a valutare come mettere a punto il progetto esteso, per il quale abbiamo anche commissionato uno studio al Politecnico di Milano». L’obiettivo è ambizioso: estendere entro il 2015 questa sperimentazione a tutta la città. Per realizzarlo, il consiglio comunale ha già stanziato 17 milioni di euro. La tabella di marcia stabilita da Palazzo Marino prevede anche un traguardo intermedio: realizzare, entro il 2009, quattromila punti di accesso Wi-Fi che coprano tutti i principali incroci, le scuole, le università, le biblioteche, i centri anziani, le aree turistiche, tutti i parchi e le stazioni.
«Milano ha tutte le risorse per diventare una delle città con la maggiore copertura internet senza fili - ha detto il padrino del progetto, l’assessore all’Arredo, Decoro Urbano, Verde, Maurizio Cadeo -. Il nostro progetto intende dare una risposta immediata alle esigenze dei milanesi per poter usufruire di internet liberamente». Attualmente, secondo i dati del Comune, il 43 per cento dei cittadini meneghini si connette abitualmente da casa o in ufficio. «E noi abbiamo voluto cominciare la sperimentazione proprio dai parchi - ha continuato Cadeo - perché i milanesi oltre a rilassarsi, ora vi possano andare anche per lavorare e studiare».
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