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venerdì 12 ottobre 2007

Tempo di primarie, Letta risponde alla comunità GLBT, Veltroni no

Enrico Letta: le richieste della comunità GLBT non passeranno.
Veltroni: ho già risposto. I vostri diritti sono i miei.

E alla fine anche Enrico Letta ce l’ha fatta e consegna a GayToday la sua risposta alle cinque domande più significative da porre ai canditati del Partito Democratico si aggiunge a quelle di Adinolfi e di Gawronski.
Data la sintesi della risposta Rimando al sito per i dettagli delle sue risposte. Qui mi limito a riportare le sintesi.

1. Omofobia

Domanda: Quali saranno le linee d’azione che seguirà il PD per combattere le discriminazioni di genere e per orientamento sessuale in ogni ambito della vita sociale?

Parole, parole, parole. Ma le linee di azione?

2. Matrimonio

D. - Secondo Lei il PD potrà schierarsi apertamente a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso, come battaglia di civiltà?No.

3. Omogenitorialità

D. - Esistono in Italia migliaia di figli di coppie di gay e di lesbiche. Come propone di tutelare i figli di queste coppie? Come pensa di riconoscere i diritti/doveri dei genitori non biologici? E’ favorevole o contrario all’adozione, nazionale ed internazionale, di minori da parte di coppie di persone omosessuali?Adozione: no.

4. Fecondazione eterologa

D. - Sarebbe pronto a rivedere la legge 40 (procreazione assistita), tenendo conto anche delle istanze dei gay e delle lesbiche?
Una eventuale revisione della legge 40 non credo possa riguardare gay e lesbiche

5. Transessuali

D. - Proporrebbe un provvedimento che faciliti, con le dovute cautele e verifiche, la necessità di cambio di identità anagrafica per i cittadini transessuali?La legge ha oggi 25 anni, non è da escludersi che possa aver bisogno di qualche aggiustamento. Ma non si dice in quale direzione

Dunque, quando non si pronuncia con un’interlocutoria, Letta fa comprendere chiaramente che per lui il nascente Partito Democratico NON SOSTERRA’ le principali istanze della comunità GLBT.

Le non risposte di Veltroni

Passiamo al caso Veltroni. L’ufficio stampa del suo comitato elettorale comunica che il candidato non può rispondere per motivi di tempo. D’altra parte la sua risposta dice di averla data attraverso la lettera aperta a Paola Concia e Andrea Benedino di Gayleft (nel link anche la lettera aperta di Concia e Benedino).
Peccato che con i temi sollevati dai lettori di GayToday non ha molto a che fare. Insomma, una non risposta.

Si colgono infatti solo alcuni generici accenni a quei temi, peraltro ricalcati sulle parole di chi ha scritto la prima lettera:

  • rifiuto la «cattiva politica» che pensa di affrontare le questioni relative alla vita, agli affetti e ai diritti delle persone omosessuali, guardandole con la lente deformante dell’ideologia. Come se fossimo di fronte ad una domanda di trasgressione e non di famiglia, di stabilità, di sicurezza, di legame sociale. In una parola: di «normalità».
  • Un impegno chiaro e parole nette: il Partito democratico lavorerà per contrastare ogni forma di intolleranza e discriminazione. Il primo impegno sarà il sostegno in Parlamento al disegno di legge contro la violenza sessuale.
  • il riconoscimento (con legge) dei diritti delle persone che vivono nelle unioni di fatto, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.


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