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domenica 21 ottobre 2007

En travestì: "Le cinque rose di Jennifer" di Annibale Ruccello al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli.

(Caserta News) Dopo gli ampi consensi di pubblico e critica al suo debutto, nella passata stagione teatrale, inizia questa sera, dal Festival Internazionale del Teatro di Lugano, la lunga tournèe 2007/2008 de Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello, che approderà, subito dopo la tappa elvetica, al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli (Sala Assoli), dove sarà in scena da martedì 23 ottobre 2007 alle ore 21.00 (fino a domenica 4 novembre). Da ottobre 2007 ad aprile 2008, la tournèe toccherà le principali città italiane quali Trieste, Rimini, Foggia, Roma, Pistoia, Firenze, Cagliari, Bologna, Milano, Torino.
Prodotto dal Nuovo Teatro Nuovo di Napoli in collaborazione con AMAT, l’allestimento ‘impegna’ Arturo Cirillo nella doppia veste di regista ed attore, nel ruolo di Jennifer, affiancato, in scena, da Monica Piseddu, nel ruolo di Anna.
Le scene sono a cura di Massimo Bellando Randone, i costumi di Gianluca Falaschi, il disegno luci di Pasquale Mari, la musica originale di Francesco De Melis.
Ambientata a casa di Jennifer, in un quartiere disperato della periferia di Napoli, dove si aggira un assassino che uccide i travestiti, firmandosi con delle rose rosse sui cadaveri, la pièce racconta, incalzando con “suspence” da giallo, il mondo dei “femminielli”, di un drammatico spaccato di solitudine
Il dramma deriva la sua efficacia dall'abile descrizione e variazione degli stati d'animo di Jennifer. La protagonista alterna eccessiva allegria e orgogliosa aggressività alla malinconia e alla disperazione: mima spensierata Patty Pravo ma grida dal dolore quando, ormai, fattosi buio, capisce che anche quel giorno l'amato Franco, un uomo del Nord, conosciuto una sera e che lei da molto tempo pervicacemente attende ed immagina, non verrà a trovarla.
L'atteggiamento scanzonato e "leggero" devia a tratti in umori scuri e gesti di violenza trattenuta: sono attimi, che tuttavia macchiano l'andamento quasi cabarettistico della pièce e ne fanno sospettare un sostrato da tragedia contemporanea. Sensazione acuita dopo l'ingresso in scena di un altro travestito, la vicina Anna, ambigua ed esaltata.
Le due si dilungano nei tipici discorsi "da donne", ma la tensione percorre tutto il loro dialogo, salvo esplodere quando Anna ritornerà una seconda volta nell'appartamento di Jennifer e, indirettamente, aprirà la strada al finale tragico.
“Leggo Le cinque rose di Jennifer – scrive il regista in una nota - come una metafora della nostra esistenza, o, per usare il linguaggio di uno degli altri personaggi che abitano la stanza in cui avviene la vicenda, come una specie di simbolo di questa mia atroce solitudine. Di tutti i testi che Ruccello ha scritto credo che questo sia quello dove maggiormente egli si sia rappresentato, attraverso un altro da sé. Sicuramente è il testo più legato ad una sua personale interpretazione come attore”.
Si mette in scena un pensiero, un pensiero ossessivo e maniacale, quello di Jennifer, travestito napoletano. Un pensiero che porta al suicidio e se questo avvenga o meno non ha nessuna importanza. Una solitudine di periferia e le sue proiezioni. Un attore che si traveste, un'attrice che si traveste. Mestruazioni finte, seni piatti, parti mai avvenuti. Tutto nella mente di un ragazzo di una città di provincia.

Le cinque rose di Jennifer, di Annibale Ruccello
Napoli, Nuovo Teatro Nuovo – dal 23 ottobre al 4 novembre 2007
Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@nuovoteatronuovo.it
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali) e ore 18.00 (domenica)

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