(Asca-Afp) Dopo 27 anni l'Aids sembra essersi stabilizzato a livello globale, anche se le persone infette continuano ad aumentare. Nel 2007 erano 33 milioni in tutto il mondo coloro che convivevano con l'HIV, contro i 32,7 milioni dell'anno precedente. Ma per il secondo anno consecutivo e' sceso il tasso di mortalita' dei malati: due milioni i decessi nel 2007, quasi 200 mila in meno rispetto al 2005. Sono i dati dell'ultimo rapporto dell'Unaids, l'agenzia delle Nazioni Unite, presentato oggi in occasione della 17ma Conferenza Internazionale sull'Aids, che si terra' a Citta' del Messico a partire da domenica prossima. ''L'epidemia globale si sta stabilizzando, ma ad un livello inaccettabilmente alto'', si legge nel documento. ''I progressi sono ancora altalenanti e il futuro sempre incerto''. Secondo il rapporto, le infezioni crescono in paesi come Cina, Indonesia, Kenya, Mozambico, Papua New Guinea, Russia, Ucraina e Vietnam. A parte l'Africa, dove l'epidemia non risparmia nessuno, negli altri paesi ad essere colpiti sono sempre le stesse categoria a rischio: prostitute, drogati ed omosessuali. Lo scorso anno sono stati spesi circa 10 miliardi di dollari nei paesi poveri per la lotta all'Aids, ma solo per mantenere l'attuale livello di accesso ai farmaci che rallentano l'infezione, ci sara' bisogno di un aumento dei fondi del 50% da qui al 2010.
Sphere: Related Content
-
Nessun commento:
Posta un commento