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lunedì 30 giugno 2008

Ruslana Korshunova, il mistero della modella morta a New York. Le novità.

(Panorama) Tragico fine settimana per Ruslana Korshunova, una modella famosa, bella e dolce, di origine kazaca che viveva a New York. È morta dopo essersi gettata dalla finestra, al nono piano del suo appartamento a Manhattan. Sulla disgrazia è stata aperta un’indagine. Alcuni testimoni hanno riferito di averla vista precipitare dal balcone del suo appartamento, intorno alle 14,30 di sabato pomeriggio. Non c’erano segni di lotta o di aggressione nel suo appartamento, la modella sembra essersi suicidata.

E questo è un mistero piu grande. Cosa spinge una giovane donna, apparentemente felice, a buttarsi dalla finestra? Gli ultimi a vedere Ruslana viva sono stati il suo ex ragazzo, Artem Perchenok, e il portiere di notte, Mahmoud Nakeeb. Il primo ha precisato di averla lasciata “tranquilla ” dopo aver trascorso con lei un paio d’ore guardando il film Ghost. Il secondo ha scambiato un veloce saluto nel pomeriggio di venerdì: “Mi sembrava normale”, poi ha aggiunto “era davvero molto gentile. Diceva sempre buongiorno e buonasera”. “Non vedo alcuna ragione” ha detto un altro conoscente “perché dovesse fare una cosa del genere”. Kira Titeneva, la sua migliore amica, nata come lei ad Almaty, ha pianto: “Non prendeva droghe, non beveva, era un angelo, lavorava sempre. Era appena ritornata da Parigi, era al settimo cielo, abbiamo spettegolato al telefono”.
Aveva tutto: successo, apprezzamento della gente, speranze per il futuro. Ruslana, 20 anni, viveva nel mondo della moda dal 2003, quando era arrivata a Manhattan dal Kazakistan grazie all’intuito di Debbie Jones. Ruslana ha lavorato per le migliori agenzie di Mosca, Parigi, Londra e New York, ultimamente per l’agenzia IGM (la stessa di Kate Moss e Heidi Klum) e ha posato per firme famose. Da Marc Jacobs a DKNY, da Vera Wang a Christian Dior. Per cinque anni la modella si è divisa tra pubblicità, copertine, sfilate, servizi fotografici per riviste come Elle e Vogue che l’ha definita “una bellezza fiabesca ed eterna”. Ultimamente aveva iniziato a scrivere poesie, alternando il russo con inglese. “La vita è breve, vìola le sue regole, perdona in fretta, bacia adagio, ama veramente, ridi e non ti rammaricare mai di ciò che ti ha dato gioia”. Un’altra poesia, l’ultima trovata, datata 30 maggio, parla di amore: “L’amore è cieco, t’incendia il cuore. Non confondere l’amore col desiderio. L’amore è sole, il desiderio è solo carne. Il desiderio ti stordisce, l’amore ti dà forza”. E ancora: “L’amore non ti toglie qualcosa per darlo a un altro. È l’essenza della vita. Ma tu non dai la tua vita a un altro”.
E un’altra ancora, che forse rileva uno stato d’ animo non tranquillo: “Mi fa male, come se qualcuno avesse preso una parte di me, l’avesse strappata, calpestata e buttata. Sogno di volare, ma il mio arcobaleno è così lontano”. Il poeta e premio Nobel Joseph Brodsky (nato in URSS e vissuto e morto a New York) ha scritto una volta: “niente vale una vita…”. Ruslana avrebbe potuto realizzare il suo “sogno di volare” in un altro modo e magari trovare il suo arcobaleno. Ormai è troppo tardi.


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