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lunedì 30 giugno 2008

Dal 6 all'11 luglio a Roma arriva l'alta moda.

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Inizia domenica prossima la tredicesima edizione di Altaroma Altamoda a Roma
La manifestazione si divide tra due location rappresentative di due momenti culturalmente diversi ed estremamenti significativi.
Da una parte S. Spirito in Sassia, edificio del XII secolo, e dall'altra l'Auditorium esempio di architettura contemporanea. Una metafora per esprimere un evoluzione stilistica della manifestazione che racchiude in sé l'ambizione di coltivare le contaminazioni tra diverse forme di creatività e di espressione. Una manifestazione ricca e versatile, suddivisa tra catwalk shows, ‘fashion in town' con le creazioni di giovani stilisti che espongono nei loro atelier, le gallerie d'arte che rendono omaggio alla moda e gli eventi collaterali realizzati con inedite contaminazioni tra diverse forme d'arte.

Alta Roma porta avanti il suo impegno per valorizzare l’Alta Moda Italiana e preservare un patrimonio di eccellenze e alto artigianato che ci rappresentano in tutto il mondo. Come di consueto sulle passerelle romane Balestra, Curiel, Gattinoni, Riva e Sarli le grandi maison della tradizione e accanto a loro, la seconda generazione rappresentata da Ettore Bilotta, Michele Miglionico. E ancora Edward Arsouni, Tony Ward e Abed Mahfouz dal Libano e l’atteso ritorno di Marco Coretti sulle passerelle romane.
Apre la rassegna ‘Who’s on Next’ progetto di scouting giunto alla quarta edizione, ideato e realizzato da Alta Roma in collaborazione con Vogue Italia. Il concorso, unico ed esclusivo, rappresenta l’incessante ricerca di nuovi talenti da inserire nel circuito internazionale della moda. Nove finalisti tra abbigliamento e accessori e una giuria composta dal gotha degli addetti ai lavori a livello mondiale. L’appuntamento ormai diventato punto di riferimento per la ricerca di nuove tendenze e designer del futuro. Un importante momento di raccordo tra i giovani talenti creativi il mondo dell’industria della moda.
Per valorizzare maggiormente una kermesse che sta sempre più conquistando autorevolezza nella fashion community, una serie di innesti culturali che abbracciano diverse forme d’arte coerenti con la moda. Prima tra tutti, la mostra “Pasquale De Antonis. La fotografia di moda 1946-1968” a cura di Maria Luisa Frisa che Alta Roma ha deciso di promuovere. De Antonis era una personalità poliedrica, non solo fotografo di moda ma anche ritrattista, documentarista, fotografo di teatro e di opere d’arte. A spingere Alta Roma a realizzare il progetto, è stata la volontà di riportare all’attenzione del pubblico un fotografo di grande valore artistico a cui va il merito di aver documentato la nascita della moda italiana.
Alcune new entry internazionali, attirate dall’unicità e dal fascino che Roma, con il suo immenso heritage culturale, rappresenta: l’israeliana Galit Levi, Aina Gassè dall’Ucraina, e l’emergente Graziano Amadori. Ma anche le sfilate di Céline Faizant, esponente creativa del “new luxury” fatto di abiti organici, ecologici ed etici e Bisrat Negassi, stilista francese di origine africane. Due marchi francesi, frutto del fortunato gemellaggio tra Roma e Parigi, che grazie alla collaborazione tra Alta Roma ed il Salon du Prêt-à-Porter arricchisce lo scambio creativo internazionale.
Andrà in scena alla Galleria Moncada di via Margutta, “Double Regard”, sfilata/performance degli abiti sculture dello stilista Jean Paul Najar,e dei gioelli scultura di Vhernier immortalati da un doppio sguardo fotografico.
E ancora la terza incursione nel progetto della Tricot–Couture con Saverio Palatella designer italiano tra i più apprezzati interpreti della maglieria, una materia astratta, plasmabile e sfuggente che lui arricchisce di interpretazioni artistiche. E anche ricerca tessile, creativa e sperimentale avanzata che trova un altro illustre esponente in Bianca Maria Gervasio con il suo stile concettuale e volumetrico.
Katherine Hamnet sarà la testimonial dell’Ethical Fashion, il progetto di solidarietà nato da una partnership tra Alta Roma e l’ITC (International Trade Centre), l’agenzia operativa di cooperazione dell’ONU e WTO (World Trade Organization). Un ospite importante che ci parlerà della sua esperienza ventennale nella diffusione della responsabilità sociale di impresa e nella salvaguardia dell’ambiente. Assistendo alla presentazione dei primi prototipi realizzati da Alta Roma e ITC, la designer inglese farà da madrina al varo di questa nave. Un originale workshop tra video, testimonianze e curiosità inaspettate.
A conferma della sua vocazione sociale, Alta Roma ospita la parte finale del percorso formativo ‘Il Filo che Unisce’, il concorso sulla moda etica ed eco-friendly, che punta a sottolineare il rapporto creativo e simbolico tra moda e natura, bellezza e arte, promuovendo una nuova realtà di filiera della moda, nel rispetto dell’ambiente e dell’individuo.
A dimostrazione della incessante attenzione di Alta Roma verso la contemporaneità artistica e la salvaguardia di tutte quelle competenze tecniche e artigianali che hanno reso celebre il ‘Made in Italy’ e l’Italian style’ nel mondo due mostre accattivanti e originali. Bottega Veneta con la sua mostra antologica KNOT – A RETROSPECTIVE un viaggio attraverso la celebre lavorazione ‘knot’ con una selezione di borse icona. La mostra itinerante, inaugurata a Milano durante il Salone del Mobile e poi esposta a Cannes approda ora ad AltaRomAltaModa per celebrare i 30 anni della borsa simbolo della maison. Un grande nome che rappresenta l’essenza dell’artigianalità italiana di alta gamma all’estero. E poi una contaminazione tra design e moda nella esposizione di accessori ispirati agli oggetti di design e alle polaroid dell’architetto e designer Carlo Mollino. Linee di design che hanno fatto la storia come ispirazione per i giovani creativi finalisti della sezione accessori delle passate edizioni del concorso Who is On Next, in un allestimento innovativo con lo sfondo del Museo Pietro Canonica, nel cuore di Villa Borghese.
E ancora da segnalare in calendario un tributo ai 50 anni di carriera di Mila Schön. La stilista che ha saputo interpretare le necessità contemporanee del suo tempo traducendo la sua alta moda in un prêt-à-.porter sofisticato e inaugurando la stagione americana della nostra moda. Jacqueline Kennedy e Marella Agnelli, tra le sue più affezionate clienti. Quest’ultima ricevette nel 1966, a New York, il Premio WWD, proprio grazie all’abito Mila Schön sfoggiato al White and Black Ball di Truman Capote. Alta Roma le rende omaggio con un docu-film realizzato appositamente per l’occasione con la regia di Antonello Sarno.
Seconda produzione di Alta Roma, dopo “Schu, le Grand Créateur” dedicata ad Emilio Schuberth, l’opera fa parte di una collana di cortometraggi dedicata alla promozione e diffusione della conoscenza di quei personaggi e di quelle tendenze che hanno contribuito a creare le radici del Made-in-Italy.
L’ultima giornata della fashion week sarà dedicata alla formazione con l’Accademia di Costume e Moda, l’Accademia Altieri, dell’Accademia Nazionale dei Sartori, l’Accademia Reale, l’Istituto Superiore di Design, l’Accademia di Belle Arti Lorenzo da Viterbo, la Scuola Moda Ida Ferri, ed infine l’Accademia Koefia.
Declinazioni creative a dimostrare una costante evoluzione e una tenace ricerca di stile per la quale Alta Roma, coerente con la sua mission, promuove un calendario ricco di suggestioni, testimonianza della sua attenzione verso la contemporaneità artistica e verso la salvaguardia di tutte quelle competenze artigianali che hanno reso celebre il ‘Made in Italy’ e l’Italia nel mondo.

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