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martedì 6 maggio 2008

No della chiesa ai gay filippini. Niente sfilata per loro alla processione di Santacruzan.

L'arcivescovo di Manila: "I gay non dovrebbero partecipare alla Santacruzan perche' questo pregiudica il vero significato della celebrazione".
(Agi) L'arcivescovo di Manila, il cardinale Gaudencio Rosales, ha pubblicamente disapprovato la partecipazione degli omosessuali alle popolarissime processioni di Santacruzan. Questa manifestazione, che ogni anno a fine maggio porta in strada migliaia di fedeli nelle principali citta' filippine, vede spesso la pertecipazione di omosessuali vestiti in abiti femminili durante le sfilate dei carri floreali. "I gay non dovrebbero partecipare alla Santacruzan perche' questo pregiudica il vero significato della celebrazione", ha dichiarato il cardinale Rosales. "Non ho nulla contro i gay, sono contro cio' che fanno".
Rosales ha riferito di essersi rifiutato in passato di celebrare messa nelle parrocchie che ammettono i gay alle processioni per la Santacruzan.
Il leader del gruppo attivista omosessuale filippino "Ladlad", Danton Remoto, ha protestato contro le affermazioni di Rosales dicendo che la processione dei fiori di maggio non vuole deridere o dissacrare la Chiesa. "Agli occhi di Dio siamo tutti uguali" ha dichiarato Remoto. "Alcuni dei gay che parteciperanno alle celebrazioni - ha sottolineato - hanno speso molti soldi per confezionare i loro abiti per la cerimonia di Santacruzan, e lo hanno fatto perche' credono nella Vergine Maria. Queste persone hanno bisogno di comprensione non di condanne".

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