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lunedì 28 aprile 2008

Su raitre da domenica la Raznovich "Tatami" per raccontare la società in conflitto. Nella prima puntata si parla di l'omogenitorialità.

(Apcom) Il Tatami è la tradizionale pavimentazione giapponese sul quale si svolge buona parte della vita. Sul tatami si dorme, si mangia, si combatte, si muore. E' da questa precisa citazione alla filosofia orientale che parte il nuovo talk di costume di Raitre, 'Tatami' appunto, che andrà in onda da domenica 4 maggio alle 23.40 per sei puntate. A condurlo Camila Raznovich presenza gia nota al pubblico di Raitre ('Amore criminale', ndr) che, con questo nuovo progetto - del quale è anche autrice insieme a Stefano Coletta, Serena Bortone ed Emanuela Imparato - dice addio definitivamente ad Mtv, dove ha lavorato per 13 anni. "Una scelta precisa, oltre che anagrafica" come ha detto la Raznovich in conferenza stampa. "Ad Mtv sono nata, ma è arrivato per me il tempo di crescere, anche professionalmente". "Tatami è un progetto ambizioso, nello studio, nella regia e nei contenuti, e ambizioso anche per me che sarò mediatrice, arbitro, giudice, intervistatrice e complice dei miei ospiti".

In uno studio strutturato come un grande tatami dalla scenografa Trixie Zitkowwsky, il programma si suddivide in tre segmenti. Il primo segmento, recuperando l'idea del duello, presenta il confronto tra due punti di vista diversi. Argomento della prima puntata: l'omogenitorialità e il diritto degli omosessuali. A discuterne Luca Barbareschi, attore produttore e noedeputato del Pdl e Imma Battaglia, presidente dell'onlus Di' Gay Project.

Il secondo momento, in chiave più leggera, propone un'intervista in coppia sui grandi temi della vita. Protagonisti: un volto noto accompagnato da una persona a lui cara, per questa settimana, Giovanna Mezzogiorno e l'amico Rocco Papaleo. La terza e ultima parte del programma è dedicata invece alle storie di uomini e donne comuni e delle loro scelte di vita. Il primo ospite sarà Horacio, un ragazzo argentino che, dopo aver scoperto di essere figlio di un desaparecidos, sta ripercorrendo le sue origini alla ricerca dei suoi veri familiari. "Questo incontro l'ho voluto fortemente - ha raccontato la Raznovich - perchè vengo da una famiglia (padre russo-ebreo, madre italiana, ndr) che vivendo per anni in Argentina ha sentito culturalmente il dramma dei desaparecidos".

Un programma ambizioso 'Tatami' che, nell'ottica del direttore di Raitre Ruffini, "vuole percorrere il genere del talk in una chiave di lettura nouova e diversa". "Consapevoli del rischio di banalità che si può correre - ha detto Annamaria Catricalà, capostruttura Rai - deponiamo le armi dello steccato ideologico, provando a raccontare e descrivere la realtà e la società contemporanea attraverso l'esperienza dei suoi reali protagonisti".

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