E molti blogger frequentano le sfilate milanesi in cerca di ispirazione.
(Daniele Lorenzetti - Il Corriere della Sera) La rivoluzione dei blog? Sta contagiando anche il mondo della moda. Sono infatti in costante aumento i siti di «street fashion» che scovano stili e tendenze con un occhio all'uomo della strada. Il loro momento d'oro sono le settimane del pret-à-porter (quella della moda maschile è in corso in questi giorni a Milano), quando il popolo dei fashion victims, eccentrico, bizzarro, provocatorio, invade come uno sciame le capitali del settore. Sono loro, gli stylist, i buyer e i giornalisti da "Il diavolo veste Prada" gli arbitri che osservano, annotano, inventano la moda che verrà. Le foto dell'abbigliamento "di strada" da tempo si sono fatte largo anche sulla stampa "seria": prima le riviste di tendenza, come The Face o I-D, ora persino il New York Times, ospitano una rubrica apposita, e periodiche gallerie di personaggi.
IN RETE - Ma il vero boom si sta compiendo su Internet: una controrivoluzione della moda dal basso che scalza egemonie consolidate, promuove stilisti emergenti e ancora ignorati dal circuito dell'informazione. Tra i siti più popolari c'è quello del fashion blogger Matthew L. Gates, che insieme a tre amici, fotografa gli abiti delle persone per strada a San Francisco, fuori dai locali e poi le posta in www.streetfancy.blogspot.com. Nato nel mese di agosto 2006, «Street Fancy» riceve più di 11.000 visite al mese, soprattutto da studenti d'arte in cerca di ispirazione. Tra i pionieri del nuovo anche facehunter.blogspot.com; ma il catalogo è lunghissimo, da Londra a Helsinki, da New York a Shanghai. Forse il più celebre fashion blogger è Scott Schuman, inventore di The Sartorialist (www.thesartorialist.blogspot.com). La pellicola di Shumann è morbida, elegante, e i suoi soggetti come proiettati in un mondo da sogno. Con la sua bravura questo newyorkese dagli occhi azzurri e l'aria impeccabile, giacca sartoriale e foulard di seta, si è conquistato un incarico da freelance per GQ Magazine e style.com e ora è un divo del settore. A Milano lo si vede appostato al di fuori delle location per immortalare il popolo delle sfilate. «Mi piace scovare personaggi che mescolano stili diversi - dice fuori dal defilé Ferragamo - Cosa penso dello stile milanese? C'è un grande lusso, un senso di estrema qualità e design, una morbidezza e assenza di aggressività... è, come dire, semplicemente bello...».
LA SFIDA - Ma se il Sartorialist è entrato nell'elenco dei 100 blog più influenti del 2007 della rivista Time, ha subito trovato emulatori. Fosco Giulianelli, italiano residente a Stoccolma, ha lanciato il network www.thefashionist.se e presidia pure lui l'uscita delle sfilate milanesi. E adesso, al di là dei blog di moda, anche i siti di social networking come MySpace e Share Your Look stanno lanciandosi nel settore. Su ShareYourLook.com, gli utenti pubblicano regolarmente le foto degli abiti che indossano: per sfidare il conformismo «total look» delle griffes e avvicinarsi almeno un poco al famoso quarto d'ora di celebrità.
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1 commento:
glamcanyon.blogspot.com has some good gay street fashion.
cheerio
kat walks from the canyon
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