Un lavoro che voi state pubblicando alla lettera, con tanto di accuse, nomi e cognomi e indirizzi…
Si tratta di atti pubblici, dunque pubblicamente disponibili ad ogni cittadino.
Mastella è furente, anche per la fuga di notizie
Mastella sembra invece colui che ha più beneficiato di questa fuga di notizie. Tanto per cominciare ha avuto il tempo di scrivere un bel discorso commovente e di recitarlo in Parlamento prima che gli fosse formalizzato un atto d’accusa. E poi si registrano una serie di coincidenze che fanno insospettire come il fatto che Camilleri, consuocero di Mastella, si sia ricoverato appena due giorni prima che anche per lui scattasse la richiesta di arresti domiciliari…
Al di là delle coincidenze, vuol dire che Mastella sapeva in anticipo?
Già nella prima mattinata di ieri, la villa di Ceppaloni era presa d’assalto dai cronisti beneventani: un fatto che non si deve certo al fiuto di segugi dei tanti colleghi. La notizia era ampiamente circolata. Io faccio il giornalista da anni su questo territorio, sono stato direttore del Corriere di Caserta, conosco bene il modo in cui si diffondono le informazioni da queste parti.
Qual è ora la percezione generale da parte dell’opinione pubblica campana?
Per chi è attento ai particolari non c’è grande stupore. Se si vuole delimitare tutta la vicenda, la si può leggere compresa tra un fidanzamento e una separazione: quelli avvenuti tra Clemente Mastella e Sandro De Franciscis, attuale presidente della provincia di Caserta. Era stato eletto deputato nel 2001 con la Margherita, poi era passato con Mastella, e poi ha cambiato di nuovo alleanze, riavvicinatosi al Pd. La rottura ha scardinato gli equilibri nell’ambito della Sanità. Chi faceva le nomine in quota Mastella è passato a De Franciscis. Il bubbone è scoppiato per le nomine per l’ospedale di Caserta. Mariano Maffei, che guida la Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), è parente di De Franciscis. E l’inchiesta ora punta dritta verso Napoli. Insomma, una vicenda tutta campana, in perfetta tradizione.
I DOCUMENTI: on line le carte dell’inchiesta su Casertace.it
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