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lunedì 17 dicembre 2007

Norme antiomofobia. Dl sicurezza, alt di Napolitano: «Farò esame attento e rigoroso».

Ma la maggioranza presentera' lo stesso testo alla camera anche se rischia la bocciatura. Risposta alla lettera di Matteoli (An) sui «riferimenti erronei» contenuti nella norma anti-omofobia.

(Il Corriere della Sera) Una precisazione che ha il sapore della bocciatura. «La questione relativa alla norma inserita nella legge di conversione del decreto n.181, e votata dal Senato in una dizione che contiene oltretutto riferimenti erronei, merita da parte mia, per la prerogativa attribuitami dalla Costituzione di promulgazione delle leggi, un esame attento e rigoroso, che certamente non mancherà». È quanto scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al capogruppo di An al Senato, Altero Matteoli, che ha diffuso il testo della lettera, in risposta all'iniziativa degli altri capigruppo dell'opposizione e ai senatori Pera e Mantovano sulla norma anti-omofobia inserita nel decreto sicurezza. Una norma, contro le discriminazioni sessuali, finita al centro della bufera causando la crisi di coscienza della senatrice teodem Paola Binetti al momento del voto di fiducia. Il ministro Mastella ha minacciato di «chiudere l' esperienza del governo» se la norma non sparirà dal decreto sicurezza.

MATTEOLI - «Apprezziamo la pronta risposta del Presidente della Repubblica. Non avevamo dubbi - è la replica di Matteoli - che Napolitano si avvarrà delle sue prerogative costituzionali. Averci ulteriormente assicurato un esame attento e rigoroso della legge di conversione del decreto legge sulla sicurezza, che contiene una norma estranea al provvedimento e riferimenti erronei, è apprezzabile e ne diamo volentieri atto al Presidente». Con la loro lettera aperta, gli esponenti del centrodestra sottolineavano al Capo dello Stato «le criticità contenute nel decreto legge sulla sicurezza e al contempo gli chiedevano di assicurare un'approvazione rispettosa della Costituzione». È a questa iniziativa che fa riferimento Napolitano nella risposta, spiegando di aver letto «appena rientrato dagli Stati Uniti, la lettera (peraltro aperta) indirizzatami da lei e da altri capigruppo e senatori della opposizione, e recapitatami ieri (13 dicembre 2007 ndr)», ringraziando «per gli argomenti che ha voluto sottoporre alla mia attenzione».

MAGGIORANZA - Dal canto suo la maggioranza non sembra voler tenere conto della precisazione di Napolitano e ha deciso di non modificare il decreto legge sulle espulsioni, che martedì affronterà la prova dell’Aula alla Camera. È questo l’orientamento che prevale nel centrosinistra: durante la riunione congiunta delle commissione Affari Costituzionali e Giustizia sarebbe emersa, infatti, la decisione di non toccare la norma anti-omofobia, che contiene «riferimenti erronei», ma di sottoporre il decreto espulsioni così com’è all’Aula.

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