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domenica 2 dicembre 2007

Il Giornale, Il Foglio, l'omofobia e i cattolici.

Giusto, ottimo, ben detto, ma...

(Malvino) “Si può sempre criticare tutti, compresi i gay e le loro associazioni. Però negare che esista l’omofobia…” Il Foglio (1.12.2007) bacchetta il Giornale: “Sostenere che si tratta di un’invenzione di una «casta» di omosessuali «intoccabili» è davvero troppo”. Di più: è un “argomento staliniano”, come di chi, in “un tempo non lontano”, “spiegava che non esisteva l’antisemitismo in Urss, ma soltanto la lotta contro la strapotente lobby ebraica”; e questo, va da sé, non è bello da parte di “un giornale che si dice liberale”.
Giusto, ottimo, ben detto, soprattutto se per affermare che, al contrario, “ci sono prove terribili” dell’esistenza dell’omofobia in Italia: ultima, in ordine di tempo, quella di “un padre [che] sconvolto dall’omosessualità di suo figlio, che rifiutava di farsi «curare», l’ha ucciso”, e che ha fatto lamentare ad alcune associazioni omosessuali il persistere nel nostro paese “di una mentalità omofobica diffusa e trionfante”, che Il Foglio non fa fatica a rintracciare in “atavici pregiudizi” che ancora sono in grado di generare “ostilità agli orientamenti sessuali «anomali»”.

Giusto, ottimo, ben detto, ma l’asino casca sulle virgolette all’aggettivo anomalo. Già, perché è lungo la traccia del modello antropologico giudaico-cristiano, dal Levitico al Catechismo della Chiesa Cattolica, che l’omosessualità è dichiarata orientamento sessuale anomalo, e senza traccia di virgolette.
Dobbiamo esser chiari, anzi, è Il Foglio a doversi chiarire le idee: non si possono scrivere fervorini del genere su un giornale che, un giorno sì e l’altro pure, bacia il culo a chi, dal trono dell’ultima monarchia assoluta in Europa, ripete e ripete e ripete che l’omosessualità è una “inclinazione oggettivamente disordinata”, “contraria alla legge naturale”, arrivando ad indicare un esiziale pericolo alla nostra superiore civiltà in quella non meglio precisata “cultura gay” che, nel pontificare, è ad un passo dall’essere evocata come prodotto di una lobby o di una casta.
La radice dell’omofobia, di cui Il Foglio si dichiara orripilato, è giudaico-cristiana: è con quella che dovrebbe fare i conti, invece di prendere a capro espiatorio un giornale della sua stessa area politica e culturale, che incidentalmente lo surclassa in copie vendute.

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