Lo prevede il decreto, poi convertito in legge (160/2007), che vieta la vendita di alcolici dopo le 02.00 a tutti i titolari e gestori di locali “ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente all’attività di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche”.
Scettici sulle nuove disposizioni i proprietari dei locali che, come sottolinea un’indagine di Winenews, mettono in guardia dalle possibili infrazioni alle regole. ‘’Questa legge favorisce gli abusivi” afferma Giancarlo Bornigia, proprietario del Piper e del Gilda, storiche discoteche romane. “Il divieto di vendere alcolici interessa solo i locali e le discoteche che hanno le licenze, mentre alle feste private (in gran parte abusive) si continuerà a bere come prima. Per non parlare di bar, ambulanti e supermarket che possono vendere alcolici a tutte le ore. Di questo passo saremo costretti a chiudere e a lasciare a case il personale'’.
Maggiore attenzione nei controlli viene chiesta anche dai rappresentanti della filiera del vino, preoccupati della “nuova” moda che i ragazzi hanno intrapreso per aggirare i divieti: lasciare in macchina, o comunque fuori dal locale, le bottiglie di alcolici.'’Questa legge, nata sull’onda di particolari emozioni legate a fatti di cronaca” sostiene Ottavio Cagiano, direttore di Federvini “non è stata forse pensata con sufficiente attenzione. E poi il Capodanno è una giornata particolare: sarebbe quantomeno strano pensare di interrompere drasticamente i brindisi ad un’ora prestabilita'’.
Ecco perché è alto il rischio che la proibizione venga aggirata facilmente: ‘’Ipotizzo il fatto” aggiunge Cagiano “che le persone siano indotte ad ordinare prima delle due nuove consumazioni per timore di restare con il bicchiere vuoto'’.
Ovviamente le restrizioni valgono anche fuori dai locali, nel dopo-cenone: la legge dell’ottobre scorso prevede infatti multe salate per chi guida in stato di ebbrezza e, nei casi piú gravi, l’arresto: basta superare la soglia di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue per rischiare un’ammenda da 500 a 2.000 euro. La legge impone anche di esporre all’entrata, all’interno e all’uscita dei locali le tabelle con le quantità, espresse in centimetri cubici, delle bevande alcoliche piú comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza, pena la chiusura del locale da 7 a 30 giorni.
Perció molti gestori di ristoranti, discoteche, pub hanno già ordinato etilometri da piazzare nel proprio locale. Oltre alle casse di analcolici…
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