(Pier Francesco Borgia - Il Giornale) Per tutta la vita Giorgio Strehler non ha fatto che dare corpo alla definizione che del teatro ci ha lasciato Novalis. «Il teatro - scriveva il pensatore tedesco - è l’attiva riflessione dell’uomo su se stesso». E il celebre regista, triestino di nascita e milanese d’elezione, ha usato il palcoscenico proprio per interrogarsi e interrogarci sull’ineluttabile trasformazione dell’uomo. Un interrogativo ancor più incisivo oggi se torniamo ad ammirare La storia della bambola abbandonata che Andrea Jonasson (per tanti lustri musa e compagna del regista) porterà al Valle il prossimo 12 dicembre. Si tratta di un testo particolare per due motivi: è l’unico lavoro interamente scritto e diretto da Strehler ed è l’unico che questi ha pensato per un pubblico di «piccoli uomini» e per un gruppo di attori in erba.
Una favola-laboratorio da utilizzare come specchio per capire come muta la nostra sensibilità e la nostra capacità di stupirci e stupire. Lo spettacolo è uno dei momenti salienti delle celebrazioni che l’Ente teatrale italiano dedica al regista, scomparso dieci anni fa, al suo teatro (il Piccolo di Milano - primo palcoscenico pubblico - che compie sessant’anni di attività) e a Luca Ronconi, che da nove anni guida lo stabile milanese.
Le iniziative si apriranno, domani (ndr. il 6 dicembre) alle ore 18 presso la Fiera di Roma, nell’ambito di «Più libri, più liberi», con la presentazione del volume Il tempo di una vita. Conversazione con Giorgio Strehler curato da Francesca Pini. Nelle pagine del libro viene raccolto materiale inedito che racconta il grande maestro di teatro ma anche l’uomo. La lunga vita di quello che è considerato «il teatro d’arte per tutti», sarà invece raccontata attraverso le foto, gli elementi di scena, i costumi e i video, raccolti nella mostra Fermare l’attimo, ospitata alla Casa dei Teatri dal 14 dicembre al 2 marzo.
Sempre a dicembre, a partire dal 12, il Valle ospiterà il già citato spettacolo diretto dalla Jonasson e Giuseppina Carutti che si avvale dei bambini di due scuole romane. Nell’ambito delle celebrazioni anche un concerto del maestro Riccardo Muti (il 18 dicembre sempre al Valle) con l’orchestra giovanile «Luigi Cherubini» nel Salve Regina di Porpora e nello Stabat Mater di Pergolesi. Il fondatore del Piccolo, che fu anche senatore nella X legislatura, sarà anche al centro di un convegno organizzato presso Palazzo Madama, il 21 gennaio 2008. Infine, il presente del Piccolo di Milano, verrà rappresentato da Inventato di sana pianta. Ovvero gli affari del barone Laborde diretto da Luca Ronconi (al Valle dall’11 al 24 febbraio) e dalla Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni (dal 26 marzo al 13 aprile) con Toni Servillo.
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