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domenica 18 novembre 2007

Grillini non è gay: è solo marketing!

(Queerway) Piccolo antefatto. Durante il Cioccoshow a Bologna la maitre chocolatier Cristina Merlin ha presentato, per il terzo anno, il suo "prodotto di punta", un fallo di cioccolato di 13 cm dal nome piuttosto eloquente: Rocco.

L'assessore al Commercio di Bologna, Maria Cristina Santandrea, a quanto pare si è indignata e scandalizzata e in nome dei soliti ragazzini che sarebbero potuti rimanere traumatizzati alla vista di un simile cioccolatino ha immediatamente fatto ritirare i "Rocco" e comminato una multa ai proprietari dello stand per offesa al pubblico pudore.

Fin qui i fatti. Evidentemente la vicenda ha dei contorni talmente ridicoli che il Corriere della Sera di Bologna ha pensato bene di trarne una bacchettata solenne a tutti i benpensanti scrivendo un articolo a dir poco esilarante che mette in parodia non la vicenda in se ma, attraverso la vita di Franco Grillini, l'intero sistema di moralisti politici che negli ultimi tempi si sono auto-eletti a paladini della fede e del pubblico pudore:

La provocazione di Franco Grillini, che ha fatto incetta di falli al cioccolato in polemica con suor Cristina Santandrea, non è che l'ultima, vergognosa impresa di un impostore della politica. Grillini infatti non è mai stato gay. È solo marketing. Com'è noto, le agenzie traboccano di dichiarazioni rilasciate da politici eterosessuali. Ma, a meno che non si tratti dell'onorevole Mele sorpreso con Pocahontas, nessuno le riprende. Basta però accostare a qualunque argomento il friccicore proibito di un bandierone iridato, ed ecco il miracolo. Il titolo di apertura. A volte persino portapporta.

Ma andiamo per ordine. Franco Grillini nasce a Pianoro il 14 marzo 1955. Segno dei pesci, ascendente patata. Sin dalle elementari si distingue per una virulenza ormonale miracolosa. A sette anni, dopo averla sedotta fumando una stecca di Nazionali senza filtro, si fidanza con la bidella Lina, conosciuta nei corridoio delle scuole «Martiri delle dichiarazioni di Fabio Garagnani». Dopo una rocambolesca fuga d'amore da Pianoro Vecchio a Pianoro Nuovo, la coppia viene separata grazie all'intervento di un'esorcista: Isabella Bertolini.

La precocità di Grillini si manifesta anche in ambito politico. A 15 anni è segretario provinciale del Pdup, che guida con mano sicura anche perché è l'unico iscritto al Pdup in tutta la regione. Quando chiede a Roma il rimborso per le spese del night, i vertici tergiversano. Deluso, Franco abbandona la politica e si trasferisce a Milano: troverà lavoro nei fumetti di Lupo Alberto interpretando la parte di Enrico La Talpa.

Nel bel mondo milanese, Grillini ha subito buone entrature. Gavino Sanna gli suggerisce l'acconciatura a Pappagone. Giorgio Strehler lo invita a calcare l'accento bolognese per sembrare più ironico. Ma è l'incontro con Franco Zeffirelli che gli cambia la vita: «Se non mi fossi finto gay - gli dice il Maestro - tutti recensirebbero i miei film per quello che sono: ridondanti vaccate. Invece . Anzi: in futuro potrei persino dire che sono di destra».

È la svolta. Grillini torna a Bologna e nel 1982 fonda il Cassero di porta Saragozza, un circolo culturale che rischia di chiudere dopo pochi mesi perché, grazie al ferreo controllo del Pci e della chiesa, in città non c'è nemmeno un omosessuale. Per riempirlo, assume dei figuranti. Il Cassero però finisce sui giornali solo perché non ha pagato la tassa sul rusco. Franco allora ingaggia dei figuranti anche per esporre striscioni sdegnati, almeno quando passa la Madonna in direzione San Luca. È il primo lancio Ansa della sua vita. Oggi ne ha prodotti talmente tanti che, accostati uno all'altro, coprirebbero tre volte la distanza dalla Terra alla Luna. O tra Cofferati e Bologna. Siccome il travestimento da omosessuale funziona, Grillini decide di calcare la mano. Non sarà solo gay, ma arci gay. Con questa etichetta fonda nel 1985 un movimento nazionale che incidentalmente tutela e rappresenta anche gli omosessuali veri.

Nonostante il presidente farlocco, l'associazione si radica. E col tempo raggiungerà obiettivi ambiziosi: il ritiro della legge Giovanardi sulle discoteche, l'inserimento dei Pacs nel programma dell'Unione, e, dopo il trasferimento alla Salara su ordine di Guazzaloca, l'aver costretto Luca Bottura a traslocare sparandogli a tutto volume Boy George in tinello fino alle sei del mattino. Nel 1992, Grillini si candida alle elezioni ma viene trombato. Lui farebbe una battuta sul fatto che la cosa gli piace molto, perché è simpatico. Noi no. Fatto sta che ci riprova nel '94 alle europee. Ma viene trombato a livello europeo. L'elezione arriva solo nel 2001, quando è Berlusconi che si tromba Occhetto, i Ds e tutta la gioiosa macchina da guerra. Oggi Grillini occupa il 90 per cento dello spazio dedicato ai gay nei rotocalchi televisivi.

Fanatico della tecnologia, ogni sera scarica un fidanzato nuovo su Internet, che poi presenta a settimanali scandalistici come Vanity Fair, Babilonia, Panorama. Recentemente è transitato dalla Quercia alla Costituente Socialista per il solo gusto di passare per uno che conosce tutte le posizioni. Ha scritto un libro con Sabelli Fioretti in cui sostiene di possedere il gaydar, radar che individua i gay: ne è risultato che Sabelli lo è e Fioretti no. Hanno detto di lui: «Non è possibile che sia gay: si veste come una cabina del telefono» (Dolce e Gabbana), «Non è possibile che sia gay: a ballare sembra un cavallo» (Brian e Garrison), «Se quello è davvero gay, allora io sono un dirigibile» (Ferdinand von Zeppelin).

L'incontro Franco Grillini ieri mattina ha portato la propria solidarietà a Cristina Merlin comprandole tutta la collezione.

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