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domenica 11 maggio 2008

I gay di Conegliano pregano con un sacerdote in chiesa.

Ieri l’originale iniziativa. Vian: «Grazie a don Paolo che ci ha accolto in chiesa».
(Diego Bortolotto - La Tribuna di Treviso) Il parroco prega insieme a gay e lesbiche contro l’omofobia e le discriminazioni. E’ successo ieri mattina, quando i promotori del circolo gay «Shake» hanno partecipato ad una messa nella chiesa di San Pio X prima dell’inaugurazione del loro circolo.

«Noi non siamo contro la Chiesa - spiega il presidente del nuovo Circolo gay e lesbiche «Shake» di Conegliano, Francesco Vian - e abbiamo trovato la solidarietà di qualche religioso a Conegliano. Questa mattina alcuni di noi sono stati a messa per ricevere una benedizione». Il presidente dell’associazione, che è cattolico, ha letto la prima lettura del Vangelo durante la messa, quindi con l’autorizzazione di don Paolo Cester, sacerdote della parrocchia di San Pio X, è stata fatta un’invocazione contro l’omofobia durante la preghiera dei fedeli, che i giovani del gruppo gay avevano preparato. «Noi non vogliamo essere contro nessuno - continua il presidente dell’associazione Francesco Vian - anzi siamo un gruppo nato per confrontarsi e discutere, siamo contenti anche perché l’amministrazione comunale si è dichiarata disponibile ad una collaborazione». Ieri infatti all’inaugurazione della nuova sede di via Settembrini 135 del gruppo omosex e lesbo di Conegliano ha portato a sorpresa il saluto dell’amministrazione l’assessore Loris Balliana. Presenti anche Feltre e Zanella dell’opposizione. A differenza di Treviso dove il prosindaco Gentilini aveva invocato la «pulizia etnica dei culattoni», a Conegliano è arrivata l’approvazione dell’iniziativa da parte dell’amministrazione comunale. «L’augurio è che possiate lavorare con serenità - ha detto l’assessore alla famiglia - noi ci siamo e potete contare su di noi». Si sono poste le basi per l’organizzazione di un convegno pubblico sulla questione dell’omofobia in famiglia, tema che l’associazione affronterà in uno dei suoi prossimi incontri. Se dal presidente Vian è emerso il desiderio di collaborazione con istituzione territoriali, sia in ambito clericale che amministrativo, dal responsabile regionale del movimento gay, Alessandro Zan, invece non sono mancate aspre critiche al mondo «romano», sia quello Parlamentare che ai vertici ecclesiastici. «Vi è una Chiesa che mostra sempre più una gerarchia piramidale maschilista - ha dichiarato Zan - con un atteggiamento reazionario preoccupante, anche di una classe politica che si unisce ai diktat della Chiesa cattolica». Il richiamo del presidente arcigay Veneto è stato ai diritti che devono essere riconosciuti agli omosessuali, come quello del matrimonio civile. Le istituzioni locali a Conegliano si sono invece dimostrate aperte. All’avvio del nuovo circolo ha partecipato anche l’Associazione partigiani, con il responsabile Coneglianese Piero Marcon: «La scelta dell’Anpi è di essere i nuovi resistenti di fronte a nuove ingiustizie ed oppressioni, per difendere i diritti sociali». Il circo «Shake» gay, lesbo, bisex, trans ed etero friendly conta una quarantina di aderenti, molti dei quali si ritrovano ogni mercoledì.

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