In città nasce "Shake", associazione apartitica: «Basta con le doppie vite, vogliamo essere liberi».
(Elisabetta Gavaz - Il Gazzettino di Venezia) Sono parecchi ma finora erano rimasti nell'ombra, spesso protetti da una doppia vita. Ora, invece, alcuni gay coneglianesi hanno deciso di fare outing dando vita, analogamente a quanto in altre realtà avviene ormai da anni, a un'associazione. A riunire gay, lesbo, bisex e trans, come recita il sito dell'associazione, sarà "Shake", "associazione apartitica", sottolinea il presidente Francesco Vian, che solo per caso ha trovato casa a Campolongo, in via Settembrini, in quella che era la sede dei Ds. Il battesimo ufficiale dell'associazione è in programma per il 10 maggio. La cerimonia d'inaugurazione, che avrà inizio alle 10.30, riunirà a Campolongo il presidente nazionale dell'Arcigay Aurelio Mancuso, il presidente regionale del sodalizio, Alessandro Zan, Umberto Lorenzoni presidente provinciale dell'Anpi, Fabio Saccà, responsabile giovani Arcigay, Damiano Pellizzari, psicoterapeuta, ed Ermanno Marogna, esperto di tematiche gay. Proprio intorno al "battesimo della nuova associazione" è subito scoppiato un "caso": tra i partecipanti alla cerimonia veniva indicato, infatti, anche il sindaco di Cappella. Peccato che Maria Rosa Barazza non ne sapesse nulla: «Non ho mai dato l'adesione per l'iniziativa, di cui ero assolutamente all'oscuro - ha precisato - . Nessuno mi ha chiesto nulla, si tratta di un evento che non ha, tra l'altro, nulla a che fare con il mio territorio: ritengo grave l'accaduto e ho subito chiesto una rettifica agli organizzatori». «Mi spiace, c'è stato un equivoco, ho inserito il sindaco di Cappella fidandomi di quanto mi aveva detto un nostro associato», ha spiegato il presidente del sodalizio, Francesco Vian, che si è scusato per l'accaduto. Al battesimo di "Shake", dunque, non interverrà nessuna autorità: «Avevamo chiesto a più riprese agli amministratori coneglianesi di intervenire ma non abbiamo raccolto alcuna adesione», sottolinea Vian. Che aggiunge: «Quella coneglianese è ancora una realtà molto difficile per gay e lesbiche. Noi abbiamo iniziato a riunirci a settembre: in questo primo periodo di attività più volte abbiamo visto persone arrivare fino alla porta della sede e poi tornare indietro, per mancanza di coraggio nel varcare l'uscio. Qui, spesso, si continua a preferire la doppia vita, sposati di giorno e gay di notte, all'outing. La mia, si badi, non è una critica, capisco che non sia facile uscire allo scoperto».Finora sono una decina le persone, per lo più uomini, che hanno iniziato a frequentare la neonata associazione: «Vogliamo diventare un punto di ritrovo, oltre che un luogo in cui trovare eventualmente aiuto - spiega Vian -. Da noi possono venire, oltre a gay e lesbiche, anche trans, bisex ed etero. Non vogliamo diventare un ghetto». L'associazione ha un proprio sito internet: shakelgbte.org, gli incontri nella sede di Campolongo si tengono il mercoledì sera.
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1 commento:
Complimenti a questi ragazzi coraggiosi che hanno dato un'associazione!!!
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