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domenica 11 maggio 2008

Metrò di Napoli, le carrozze usate per gli annunci gay.

Numeri di telefono lasciati come nei bagni delle aree di servizio. Scritte hard nei vagoni che vengono utilizzati da mamme e bambini. Nessuno provvede a rimuovere la «messaggeria».
(Stefano Piedimonte - Il Corriere del Mezzogiorno) Che tenero Luca: cerca amici. Per cercarli meglio, ha appiccicato avvisi col proprio numero di cellulare su tutti i vagoni della linea 1. «Cerco amici» nella prima carrozza, «cerco amici» nella seconda, e «cerco amici» pure nella terza. Dopodichè, dalla quarta in poi, «cerco ragazzo». L'onestà premia, avrà pensato. Come lui, hanno fatto molti altri teneroni, tutti in cerca di amici. E tutti nei vagoni della vecchia metro. Roberto, addirittura, ha strappato gli avvisi delle Fs per piazzarci i suoi, indicando ben tre numeri di telefono a cui chiamare per offrire la propria «amicizia».

Così è successo che i mezzi Trenitalia diventassero degli egregi sostituti — anche perché totalmente gratuiti — delle riviste osé, in tema di annunci «hot». Perché è evidente che, amicizia a parte, Luca, Roberto, e tutto il resto della compagnia, siano in cerca di qualcosa in più. Basta leggere l'appello di Sasà, lui sì che arriva dritto al nocciolo della questione: «Gay cerca attivi». Stop. Chiaro e semplice. L'amicizia, nel caso, viene dopo. Prima il sesso. Sembra che nessuno li guardi i nuovi avvisi, quelli che hanno preso il posto delle avvertenze Trenitalia, ma non è così. Anzi, sta a vedere che gli spazi riservati alle comunicazioni non sono mai stati tanto gettonati. Luca ha comprato una sim nuova, che inserisce in un cellulare nuovo, appositamente per gli «amici» della metro. Una promessa mendace, quindi, non gli causerà poi tanto dolore: ho letto il tuo numero nei vagoni della metropolitana... «Sei stato fortunato, oggi non lavoro. Negli orari d'ufficio lo tengo spento, però col ponte del primo maggio me la sono presa di festa».
I colleghi impiccioni, il fastidio di dover rispondere durante il lavoro, e soprattutto la famiglia. «Se vuoi prendere un appuntamento decidiamo adesso, oppure mi lasci il tuo numero e ti chiamo io domani mattina, perché più tardi sto con mia moglie». La tentazione di dargli il cellulare L'annuncio di una persona che cerca «amici»: ha preso il posto dell'avviso Trenitalia di qualche personaggio scomodo è forte e insidiosa, ma anche un po' scorretta. Per Luca, più che altro. Lui, come Roberto, Sasà, e «maschio superdotato », non hanno mica tempo da perdere. Lanciano l'esca nei vagoni della metro, e tirano la lenza tra l'ufficio e il focolare domestico: basta una sim nuova per nascondere una vita intera. Scendiamo a piazza Garibaldi. Sul cartello che indica l'uscita, qualcuno ha scritto col pennarello rosso «Gesù è vivente ». Sotto, la risposta: «Azz', e dove se la fa?». Nella metro, sicuramente no. Come gli addetti alle pulizie.
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Vedi anche una simpatica considerazione all'articolo.

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