(Stefano Minguzzi) …però non si può tacere del linciaggio mediatico al quale è stato sottoposto dal partito di Schifani, il presidente del Senato accusato di collusione con alcuni esponenti mafiosi, e purtroppo anche da alcuni esponenti del PD.
I fatti. Travaglio nella trasmissione di Fabio Fazio sostiene in maniera sinceramente maleducata ed irritante (che però non sono reati) che Schifani non è degno di essere presidente del Senato in quanto ha parecchie amicizie con persone condannate per mafia. E si chiede se qualcuno ha pensato di chiedergliene conto prima di farlo diventare la seconda carica dello Stato.
A me pare ineccepiblie. E’ ineccepibile che un giornalista tiri fuori un fatto del genere: è di una rilevanza tale che non riportatlo alla pubblica opinione sarebbe censura.
Se mi pare scontata la presa di posizione tutta a favore di Schifani del PdL, che ha preso da Forza Italia, più che da Alleanza Nazionale, la linea da tenere in materia di giustizia, mi lascia senza parole che Angela Finocchiaro non trovi di meglio che accordarsi. Cara Angela, occupati della tua sconfitta in Sicilia causata anche dalla campagna elettorale fatta più a Roma che sul territorio.
Il PD non deve fare l’errore di sentirsi obbligato a dialogare con la maggioranza. Il dialogo è produttivo quanto è sincero e libero, non quando diviene una costrizione. In quel caso si è portati ad insabbiare, nascondere, tergiversare e piegare la realtà ai propri fini. Temo che ancora una volta una generazione che dell’”interesse pubblico” e del dialogo maggioranza-opposizione ha tradizionalmente sempre detto peste e corna oggi non sia la più adeguata a gestire questa fase.
Qualcuno dovrà pur lasciar la mano, no?
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