Comunicazione sia sempre a tutela persona umana.
(Apcom) Il cardinale Raffaele Renato Martino, presidente del Pontificio consiglio giustizia e pace, condanna i messaggi che "promuovono l'odio e il conflitto fra individui e gruppi, l'oscenità e la pornografia, la descrizione morbosa della violenza, il dileggio della religione" contenuti nei mezzi di comunicazione e richiama invece al principio etico della comunicazione, ovvero "la persona umana e la comunità umana sono il fine e la misura dell'uso dei mezzi di comunicazione sociale".
Intervenendo questo pomeriggio a un convegno su 'Media, persona umana e sviluppo' promosso dall'Università Europea di Roma, il cardinale Martino ha richiamato a un "uso appropriato dei mezzi di comunicazione e delle nuove tecnologie mediatiche" che "possono costituire dei potenti fattori di promozione umana". "Tuttavia - ha aggiunto il capo del Dicastero vaticano - si deve anche riconoscere che i mezzi di comunicazione e le nuove tecnologie mediatiche possono avere valenze negative", tra queste appunto l'odio, la violenza, l'oscenità e la pornografia. "Bisogna essere sempre a favore della libertà di espressione", ha detto Martino, sottolineando tuttavia che "anche la libera espressione deve osservare principi come la verità, la correttezza e il rispetto".
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