La retrospettiva, che ripropone l’opera di Bacon in Italia dopo 15 anni, percorre il lavoro dell’artista attraverso una cinquantina di tele divise per tema, dalle prime degli anni ‘30 in cui, complice la sperimentazione, Bacon dimostra già un forte interesse per la deformazione e l’ambiguità del corpo, fino ai trittici, tra cui quelli dedicati a John Edwards, suo ultimo compagno.
E’presente anche una sezione dedicata al tema del Papa, con cui Bacon si è confrontato circa 15 volte in maniera sempre drammatica e tormentata, e a quello dei ritratti.
1 commento:
E' una mostra bellissima! Ne vale molto la pena, fatta molto bene
Posta un commento