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domenica 9 dicembre 2007

Unioni civili a Roma: l'assassino non è il maggiordomo, ma il piddì.

(Elfobruno) Questo post è dedicato a Riccardo Camilleri, simpatizzante e militante del partito democratico romano che in un editoriale di Gay Today accusava la sinistra radicale e i Radicali di essere i responsabili politici del fallimento del registro sulle unioni civili.

L'articolo che segue è ripreso dal sito dello SDI - nota forza eversiva e estremista dell'attuale maggioranza consiliare - e riporta il pensiero e le dichiarazioni di Gianluca Quadrana, consigliere socialista che si esprime in merito alla penosa questione del registro.

“Abbiamo lavorato, assieme a Sinistra democratica, per tenere insieme la maggioranza, e insieme al vicesindaco Garavaglia avevamo trovato un testo che potesse andare bene, ma, come un fulmine al ciel sereno, è arrivato uno stop secco dal Sindaco che ha chiesto un ritorno in maggioranza”. Così il consigliere socialista al Comune di Roma, Gianluca Quadrana interviene sullo stallo della richiesta di istituire un registro delle unioni civili nella capitale. Due sono le delibere sulle Unioni Civili presentate a Roma, una di iniziativa consiliare di cui Gianluca Quadrana è stato il primo firmatario e che risale al luglio 2006 e un’altra a cui i socialisti hanno partecipato, di iniziativa di varie associazioni tra cui Associazione Radicali Roma, Rosa Arcobaleno, Glbt socialisti, che ha ricevuto 10.623 firme e depositata il 5 giugno scorso.

“Ora queste due delibere sono all’ordine del giorno e verranno probabilmente discusse la settimana prossima, ma le resistenze sono molte” ha commentato Quadrana. “Questo a dimostrazione - ha aggiunto - dell’esistenza di agenti esterni alla dinamica del Campidoglio”. Il primo indagato per Quadrana è il Vaticano che ha fatto sapere attraverso i mezzi stampa il suo disaccordo per l’istituzione del registro delle unioni civili a Roma. “Una conferma, - ha proseguito l’esponente socialista - che il Pd è una ‘fusione a freddo’ che mette assieme delle forze non avendo dei valori condivisi”. Concludendo Quadrana: “La nostra battaglia è di civiltà -che significa da una parte- l’affermazione dei diritti negati – e dall’altra- smascherare involontariamente l’affermata finta laicità del Pd, prigioniero della componente cattolica, interessato più sull’ossequio dell’Oltretevere che a garantire i diritti delle coppie più deboli”.

Sarebbe il caso che Riccardo Camilleri scrivesse un ulteriore editoriale con tanto di scuse nei confronti dei movimenti e dei partiti da lui ingiustamente accusati del male di cui è affetto il suo partito di riferimento.

E sarebbe anche il caso che la redazione fosse più accorta nel pubblicare certi comunicati che gettano discretito sull'intero progetto portato avanti da Gay Today.

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