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domenica 9 dicembre 2007

Le confidenze di Monica Bellucci: non mi pento mai.

(Andrea Marcenaro - Panrama) Il mondo dei maschi si divide in tre. Quelli che le Monica Bellucci le vedono tutti i giorni dal vivo; quelli che le vedono tutti i giorni alla televisione e si chiedono che mondo maledetto sia questo, dove viene negato loro il diritto di mordersi ciascuno la sua Bellucci; e quelli come me, che di averle non se ne parla, però una Bellucci ogni tanto la incontrano.

Signora Bellucci, la adoriamo tutti quanti.
Ha visto i miei film?
Neanche uno, non vado al cinema da quando non si fuma. Un pezzo di Malena, alla televisione, non mi sembrò un granché. In compenso era lei un granché.
Ah, siamo all’intervista intelligente, della serie bella figliola ma non sa recitare?
E come faccio a dirlo, se non l’ho vista recitare? Se dice di saperlo fare, io le credo. È un’intervista da guardone, semmai. Diciamo da pettegolo guardone. Ci sta?
Proviamo.
Tolga intanto quel peso dalle spalle di Ilaria D’Amico.
In che senso?
Che ve la intendete. Lesbismo. Ogni due per tre vanno da Ilaria e le dicono: sei fidanzata con Monica. La poveretta passa la vita a smentire: siamo amiche, solo amiche, molto amiche. Non ne può più. Nel frattempo lei, la vera star, tace, e il suo silenzio alimenta il prurito.
Poveri cretini. Siamo amiche, solo amiche, molto amiche. Le pare poco? Ilaria è bella e ha talento, provano a fargliela pagare così. Non si preoccupi, però, non ci riescono.
Mezza risposta.
È cretino anche lei? Che cosa intende per risposta intera?
Siamo amiche, solo amiche, molto amiche. E detesto il lesbismo…
È cretino anche lei. Siamo amiche, solo amiche, molto amiche, non detesto il lesbismo, mi sono simpatiche le lesbiche, adoro gli uomini, mi piacciono gli uomini, vado pazza per gli uomini e le confesserò di più: vado pazza per un uomo solo. E quando dico uomo intendo maschio. Trova questo sufficientemente etero?
Prurito appagato. L’ha invitata, finalmente, Sofia Loren? Ha chiesto la mitica Sofia, dopo averla ascoltata, di incontrare la Monica Bellucci?
Cosa c’entra Sofia Loren?
Alla Festa di Roma lei avrà detto cento volte: ah, la Loren, il mio mito è la Loren, ma che grande privilegio sarebbe per me conoscere la Loren, così le chiedo: le avrà almeno dato un colpo di telefono dopo quella mitragliata di attestati? O no?
No.
Lei è la sua erede italiana.
Questo non lo so.
Una telefonata non si nega a nessuno. Forse la star è invidiosa di Monica Bellucci?
Lei dev’essere cretinissimo. La questione è più semplice, io ho molto da fare, la signora Loren ha molto da fare, abbiamo tutte e due molto da fare, se dovrà capitare, capiterà.
Scrivono che i suoi personaggi femminili o sono oggetto, come la prostituta delle scuderie di Gérard Depardieu, o ex oggetti assolutamente pentiti, come la Maddalena di Mel Gibson. E una vena ironica mai?
Magari. La parte della contessa burina nel film di Paolo Virzì mi aveva molto divertito. Ma è difficile trovare ruoli così, offrono sempre parti drammatiche. Adorerei le commedie divertenti. Non me le propongono.
Chi la consiglia nella scelta di un film?
Io. Ascolto molti, mi fido di tutti, poi decido io.
Irréversible? La Riffa? Palla di neve?
Io, io e sempre io.
Non voglio immaginare, stando a quel che ho letto, quanto deve pentirsi per alcuni dei film che ha scelto.
Non mi pento mai. È istintivo. Scelgo col cuore, per quel che posso con la testa, e se poi un lavoro va male mi dispiace, ma non mi pento.
Non si pente in generale? Non le piace la parola pentimento? Questo è carino.
Grazie. Comunque sì, non apprezzo il pentimento in generale. Mi è antipatico il termine. Se un vago accenno posso fare, ma al rammarico, riguarda l’eccessivo senso di umiltà e l’imbarazzo esagerato che ho provato all’inizio della carriera. È stato troppo, veramente troppo.
Parliamo di Vincent Cassel, l’uomo che ha sposato, il maschio più invidiato dell’emisfero occidentale. Anzi no, parliamo prima di Emilio Fede. Non mi dica che è vero quel che racconta, che voi siete tanto amici, che le manda perfino i fiori…
Emilio Fede è molto carino con me, è simpatico e mi manda perfino i fiori.
Davvero i fiori? Alla nostra Monica? Li butterà, spero.
Li metto, anzi no, scriva bene, li ripongo nel vaso grande, con tanta acqua.
Bene, con tant’acqua muoiono. Cassel, invece, non sembrerebbe esattamente la fotocopia di un Fede di Paris. Mi dica una cosa: perché gli uomini vi piacciono sempre così adrenalinici, nevrotici, muscolosi e maledetti?
Perché se un uomo mi sta attaccato alle gonne io muoio, e Vincent non mi sta mai attaccato. Così lo amo.
E lui la tradisce.
Non credo.
E allora lei tradisce lui.
E lei più cretino ancora di prima. No, non lo tradisco.
Se ne pentirà. Quelli così nevrotici sono inaffidabili.
A me non piacciono i nevrotici, mi piacciono le persone. Vincent non è un maledetto, è solo poco docile. Non è un casseur, né un demagogo, né uno che gioca alla banlieue, è una persona libera.
Che trasporto! Lo sa che espressioni del genere piacerebbero molto all’ex cardinale Ratzinger?
Lei sa che mi sembra infinitamente più cretino di prima?
Per il poco che ho visto, la sua nudità è materna, protegge, eccita ma rassicura. Per essere un’attrice di grande caratura ci vuole anche lì un minimo di nevrosi. Qual è il lato oscuro della Bellucci? Si sente un po’ dark lady, o è la Maria Grazia Buccella del Terzo millennio?
Io ho una figlia, una famiglia, mi piace il mio lavoro, se devo mi spoglio davanti alla macchina da presa, il pubblico può coltivare giustamente le sue fantasie, ma lei eviti di rompermi le scatole su questioni a cui forse non saprei rispondere, a cui di sicuro non voglio, e che in ogni caso non devono finire sui giornali.
Nata modella, Monica Bellucci sembra più Armani che Dolce & Gabbana e più Missoni, alla fin fine, di quel relativista assoluto di Cavalli. Più santa che porca?
Le rispondo seccamente. Non sono schiava della moda, primo. Secondo, ho il mio punto di vista. Terzo, ho lavorato con Dolce & Gabbana e non è mia abitudine sputare nel piatto dove ho mangiato.
È vero che intende produrre film suoi?
A chi non piacerebbe? Ci sto pensando.
È vero che ha incontrato Juan José Bigas Luna per il prossimo film?
Vero. Ma per ora è un’idea.
È vero che le piace Nicolas Sarkozy?
Ha dimostrato di sapersi guadagnare la fiducia dei francesi, si espone, va in trincea, lo stimo.
Ha dichiarato guerra alla teppaglia, Sarkozy, e all’immagine teppistica delle banlieue. Quel maledetto del suo Vincent potrebbe trovarsi in una situazione contraddittoria.
La teppaglia potrebbe trovarsi in difficoltà. Non vedo perché dovrebbe il mio Vincent, è semplicemente un anarchico.
Monica Bellucci, vale a dire «chevalier des arts e des lettres». Quanto le ha fatto piacere l’onorificenza francese concessa per mano di Sarkozy?
Molto.
E la moglie Cécilia com’è?
Bella donna.
Le ha mai detto nessuno che è molto carina anche lei?
Così su due piedi non ricordo.

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