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venerdì 14 dicembre 2007

Le ragioni del moscerino gay.

Il comportamento di corteggiamento da parte dei maschi di drosofila verso esemplari dello stesso genere ha una base biologica, ma non è “cablato” nei circuiti neuronali

(Le Scienze) Se le cause dell’omosessualità nell’uomo continuano, e continueranno a a far discutere a lungo, come dimostrano le recenti affermazioni di Desmond Morris, nel caso - ovviamente ben più semplice - del moscerino della frutta, la situazione appare almeno in parte chiarita.

Un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Illinois a Chicago diretti da David Featherstone ha infatti scoperto che nel moscerino della frutta (Drosophila melanogaster) l’orientamento sessuale è mediato da una proteina, finora ignota, che regola la forza delle connessioni sinaptiche. Grazie a questa scoperta i ricercatori sono riusciti a ri-orientare le preferenze dei moscerini nell’arco di poche ore.

Come riferiscono sulla rivista Nature Neuroscience, Featherstone e colleghi hanno in particolare scoperto che nel moscerino della frutta quando un gene, chiamato GB o “genderblind“, subisce una mutazione, l’insetto diventa bisessuale. Lo studio di questo gene era in realtà partito dall’interesse dei ricercatori per il coinvolgimento della proteina che esso esprime nel trasporto del neurotrasmettitore glutammato al di fuori delle cellule gliali. Studi precedenti avevano mostrato che variazioni nella quantità di glutammato presente all’esterno delle cellule modificano la forza fra le giunzioni sinaptiche, che a sua volta influisce sul comportamento.

Nel corso di questi studi i ricercatori si sono accorti che tutti i moscerini maschi GB mutanti corteggiavano altri maschi. “Abbiamo così ipotizzato che i mutanti GB potessero mostrare un comportamento omosessuale a causa di una qualche alterazione delle loro sinapsi glutammatergiche”, ha detto Featherstone. In particolare, le sinapsi dei GB mutanti potrebbero essere più forti.

“Il corteggiamento omosessuale potrebbe cioè essere una sovra-reazione allo stimolo sessuale”. Per testare l’ipotesi i ricercatori hanno così iniziato ad alterare nei loro esemplari mutanti la forza di quelle sinapsi agendo, attraverso una serie di sostanze farmacologiche, su un meccanismo indipendente da GB. In tal modo sono riusciti ad accendere e spegnere a piacere il comportamento omosessuale dei moscerino nel giro di poche ore.

“E’ stato sorprendente - ha osservato Featherstone - non avrei mai pensato di poter fare una cosa del genere, dato che si suppone che l’orientamento sessuale sia ‘cablato’ nel cervello. Questo cambia drasticamente il modo in cui pensiamo questo comportamento”.

Featherstone e colleghi hanno ipotizzato che nel cervello del moscerino adulto siano presenti circuiti sensoriali a “doppia traccia”, uno che innesca il comportamento eterosessuale, l’altro quello omosessuale. Quando GB sopprime le sinapsi glutammatergiche, quest’ultimo verrebbe bloccato. Nel corso dello studio i ricercatori hanno poi studiato come ciò avvenga: in assenza dell’azione di soppressione di GB, i moscerini non interpretano più i segnali dei ferormoni allo stesso modo. “In particolare, i maschi GB mutanti non riconoscono più come stimolo di repulsione i feromoni maschili.”

Secondo Featherstone questa scoperta potrebbe prestarsi in futuro a una manipolazione di insetti nocivi in modo che, al posto di mettere in atto un comportamento distruttivo per l’agricoltura, fungano da impollinatori.

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