Scatenando una gragnola di dichiarazioni, a partire proprio dal primo cittadino bolognese, che ha commentato lapidario: “Grillini candidato per il centrosinistra? Non ci credo neanche se lo vedo”.
Dal canto suo, lui, intercettato da Panorama.it risponde secco: “Voglio ripetere l’esperienza di Bertrand Delanoe, il politico francese che prima di diventare sindaco di Parigi è stato per 25 anni in consiglio comunale e che non si è mai candidato alla Presidenza della Repubblica, come invece hanno fatto diversi politici d’oltralpe, perché voleva migliorare le condizioni dei cittadini. Io dico la stessa cosa per rendere Bologna più bella”.
Ma non è un po’ presto per le candidature? Fino a prova contraria, le elezioni saranno fissate nel 2009.
Non sono stato io, ma il sindaco a dire che vuole andare a lezioni anticipate. A tutti coloro che hanno parlato di candidatura prematura, rispondo quindi che la loro eventuale proposta rischia di essere ritardataria. E poi io sono un candidato naturale di questa città. Sono bolognese, parlo con un accento bolognese, sono stato presidente di commissione provinciale e due volte deputato. Sono una persona che conosce benissimo la sua città e i suoi problemi. Nessuno me lo può contestare.
È però vero che il fuoco di dichiarazioni è stato incrociato. Gian Guido Naldi, di Sinistra Democratica, ha detto ad esempio che, considerati i voti che ha la possibilità di prendere, lei potrebbe fare al massimo il sindaco di Pianoro, la sua città natale.
Intanto fare il primo cittadino di Pianoro non è affatto una cosa indegna. È tra l’altro anche la città di residenza di Luca Cordero di Montezemolo. E poi queste dichiarazioni sono tutte funzionali a giochi di tattica per rientrare nel Partito Democratico.
Qualcuno le ha però pure ricordato che non molto tempo fa lei era stato ospite di Matrix, ed era proprio uno dei difensori più attivi della linea dura di Cofferati.
Francamente non capisco come facciano a parlare questi esponenti. Insieme a me, c’erano anche loro. Se dobbiamo fare autocritica, la dobbiamo fare tutti. La mia è una candidatura fuori dalle logiche partitiche così come da quelle dei poteri forti. L’unico obiettivo è rendere Bologna ancora più bella, e non utilizzare la poltrona di sindaco per avere una vetrina nazionale, come fanno invece certi altri.
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