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domenica 30 dicembre 2007

Cremonese. A poche ore dall’apertura del parcheggio dell’amore le preoccupazioni del titolare, l’imbarazzo del comune e le preghiere dei parrocchiani.

(Cremona online) Bagnolo Cremasco - Sapeva che avrebbe avuto delle difficoltà, ma in questo momento la sua maggiore preoccupazione è il tempo: con questa nebbia, chi vedrà il cartellone del Luna Parking dalla Paullese (nella foto)?
Marco Donarini, l’imprenditore che inaugurerà la sera di Capodanno il primo parcheggio dell’amore in Italia, pensato per chi vuole tutto il fascino della camporella ma in totale sicurezza e privacy, sta supervisionando i lavori. Poche ore al taglio del nastro. «Il ghiaccio ha fatto qualche danno» dice guardando in terra il cemento del parcheggio tutto bucherellato, «ma apriremo comunque».
Con in mano la licenza del Comune – previa autorizzazione della prefettura – si potrebbe sentire tranquillo, ma negli ultimi giorni c’è stata la gara allo scaricabarile: «Persino in comune, di fronte alle proteste di alcuni cittadini vicini alla parrocchia, hanno detto di non sapere che si trattava di un parcheggio di questo tipo. Che coraggio: lo sapevano dal novembre 2006».
Già, i parrocchiani.
I credenti cattolici del paese si sono scandalizzati alla notizia che il loro paese era assurto alle cronache nazionali per una iniziativa considerata appartenente al mercato del sesso. Ma il sesso a pagamento – tra l’altro tra coppiette che pagano per la riservatezza, non con prostitute – non c’entra con il mercato del sesso legato a sfruttamento o pornografia. Per questo Donarini si è strenuamente difeso.
«Sono stato forse un po’ duro nei confronti del parroco» aggiunge Donarini, «perché alle sue critiche ho risposto che mi auguravo che le preghiere fossero dirette anche alle vittime della pedofilia dei preti».
Insomma, il clima non è dei migliori in questo momento a Bagnolo Cremasco.
L’idea dei parrocchiani, dato che in effetti non si può impedire l’apertura del Luna Parking, va comunque segnalata: una veglia di riparazione. I parrocchiani di Bagnolo, infatti, si raduneranno il 31 dicembre alle 23.30 alla chiesetta del crocifisso (che tutti conoscono come il chiesuolo) per una veglia di preghiera. Appuntamento che si rinnova ogni anno, ma che quest’anno si caratterizza per il desiderio di «riparazione ai danni connessi al mercato del sesso» come è stato scritto nell’ultimo bollettino parrocchiale.
Ma nessuno si aspetti accuse alla Savonarola nell’omelia domenicale: la parola d’ordine del parroco don Ennio Raimondi è silenzio.
Per non fare pubblicità.

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