(Il filo a piombo blog) E’ ufficiale, sono razzisti.
Lo sono i responsabili della Regione Toscana, e quelli del Ministero delle Pari Opportunità che hanno patrocinato l’iniziativa, che oltretutto è stata pagata con soldi pubblici, e quindi nostri.
L’immagine del neonato con il braccialetto che lo cataloga come gay – oltretutto sinistramente evocativa delle campagne naziste sull’eugenetica, e della loro abitudine di marchiare con un distintivo ebrei, zingari e appunto omosessuali – non può avere altra spiegazione.
Del resto, lo dice anche lo slogan che appare sul fotomontaggio: “l’orientamento sessuale non è una scelta”.
D’accordo, prendiamo atto della loro opinione. Però, almeno ci spieghino una cosa.
Se l’omosessualità non è una condizione che si possa scegliere, in quanto ci si ritroverebbe così fin dalla nascita, che altro può essere se non un fattore genetico? Noi non vediamo altre interpretazioni possibili: secondo la Regione Toscana e il ministero della sig.ra Pollastrini dovrebbe essere impossibile uscire da questo destino binario che ci accomunerebbe tutti.
Saremmo dunque tutti etero o gay, esattamente come tutti siamo maschi o femmine, bianchi o neri, alti o bassi.
Magari per lorsignori non avviene la stessa cosa quanto al fatto di essere magri o grassi, in quanto altrimenti non ce la starebbero scassando così tanto con le loro campagne salutiste. Tuttavia, per quanto ne sapevamo, finora non era affatto strano sentir dire che anche l’obesità ha una matrice genetica, e nessuno se ne era mai scandalizzato.
Ci rimangono però molti dubbi.
Ammettiamo per un attimo che questa idea sull’omosessualità, peraltro non nuova, ma che solo ora viene rilanciata alla grande da parte di lorsignori, sia vera.
Se le cose stanno davvero così, allora cosa ci impedisce di considerare geneticamente innati anche altri aspetti della personalità, come ad esempio – vediamo, così a caso – l’intelligenza, la propensione a delinquere, o anche solo il fatto di avere idee di destra?
D’altra parte, anche il fatto stesso di aver votato per Berlusconi era già stato definito da altri intellettuali del medesimo giro di quelli della Regione Toscana come il segno di una “diversità antropologica”.
Quindi, nemmeno il fatto che lorsignori siano razzisti a ben vedere è una novità, e anzi può darsi che pure questo aspetto del loro modo di essere derivi dal loro corredo genetico sinistroide.
Anzi, può anche darsi che i compagni toscani si siano improvvisamente accorti che James Watson – lo scopritore del Dna, che recentemente ha preso posizione su una pretesa derivazione genetica del livello di intelligenza dei negri – in fondo non avesse tutti i torti.
Ma va tutto bene, ripetiamo, abbiamo preso atto che loro la pensano così.
Ma allora di che si lamentano? Di che si lamenta la Rita Levi Montalcini, che ha paragonato James Watson a Storace proprio per dare dei razzisti ad entrambi?
Del resto l’esimio scienziato e premio Nobel – lui, sia chiaro, non l’ex governatore del Lazio – tempo fa si era distinto proprio per avere espresso opinioni simili sulle donne. Non vediamo dunque per quale motivo, visto che adesso i sinistri del nuovo Pd sembrano pensarla allo stesso modo rispetto agli omosessuali, in certe occasioni continuino a fare tanto casino.
Oltretutto, tempo fa, anche sul versante destro della blogosfera italiana era sorta una feroce polemica contro un numero del “Domenicale”, che era stato (falsamente) accusato di aver addirittura sostenuto che l’omosessualità sarebbe una malattia.
Ci spieghino dunque questi nostri amici di parte politica, e dunque, a quanto pare, forse anche di condizione genetica: se l’orientamento sessuale non è una scelta – lo dice quello stesso manifesto – dal momento che quando si è gay lo si è fin dalla culla, come suggerisce il braccialetto, cosa ci impedisce di considerare l’omosessualità alla stessa stregua, diciamolo sempre per fare un esempio, della sindrome di down?
Okay, ci rendiamo conto che può essere discutibile che sia una malattia anche quella. Però, quando a qualcuno scappa detta una simile affermazione, di solito non succede niente.
In ogni caso, in realtà, sappiate che non esiste nessuno studio scientifico serio che possa dimostrare la natura genetica della propensione verso l’omosessualità. Non esiste nulla di nulla di questo genere, anche se viene dato per scontato da molti, cari razzisti del piffero.
E semmai si dovesse un giorno arrivare a conclusioni del genere, sarà per lo stesso motivo per cui James Watson già oggi sembra pensare che un giorno – una volta definita la mappatura del Dna umano – sarà possibile dimostrare che i bianchi sarebbero (almeno mediamente) più intelligenti dei neri.
Comunque, anche quando ciò dovesse succedere – si dice tra una decina d’anni o giù di lì – noi non avremo avuto alcun bisogno dei progressi della genetica per concludere che quelli di sinistra sono, almeno nella media, più razzisti degli altri. E anche più imbecilli.
Infatti, a dire il vero, ce ne siamo accorti già oggi e da molto tempo.
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2 commenti:
A me pare un po esagerata sta reazione in confronto a questa campagna. IO credo che possa colpire parecchie persone nel verso giusto. Poi logico, non ha tutti farà piacere. Quando mai succede qualcosa che piace a tutti e che non sia scomodo a qualcuno. Ma parlare di razzismo mi pare un po eccessivo. Non mi sembra sia stata fatta per questo motivo e non capisco perche si arriva a pensare questo.. Io la prendo semplicemnte come un modo per far riflettere in modo positivo sull omosessualità. Non bisogna in ogni cosa , trovare qualcosa di negativo, a tutti i costi. Siamo i primi che cerchiamo di far capire cio che siamo e siamo anche i primi a "lamentarci" quando c è qualcosa.. Almeno, questo è il mio giudizio e quindi accetto anche quello degli altri.
Forse quest'articolo è un po' enfatico, ma trovo che la riflessione sia più che ragionevole.
Perchè scomodare la genetica - che per altro non ha verità in merito - per lanciare un semplice messaggio di civiltà?
Perchè addurre ad una spiegazione inconfutabile, ad un "destino" incontovertibile, per rendere accettabile l'omosessualità?
Senza dare del razzista a nessuno penso che questa campagna sia nata appositamente per far nascere questo tipo di polemiche.
Come dire... politici si nasce!
Luca.
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