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venerdì 28 settembre 2007

"Gentile signor candidato al Pd...". I gay "interrogano" gli aspiranti leader.

Sul sito Gaytoday, la comunità Glbt lancia un sondaggio da sottoporre ai concorrenti delle primarie. Visto che da loro, per ora, non sono arrivate risposte. Domande su questioni "scomode", matrimonio e figli di genitori dello stesso sesso, omofobia e diritti.
(Claudia Fusani - La Repubblica) Finite le liste, adesso parliamo di programmi, annunciano i candidati segretari al Pd. Ecco, appunto, avanti con i programmi in queste due settimane di campagna elettorale. I cittadini-elettori hanno preso molto sul serio l'invito. E pongono le loro domande. Del tipo: "Caro candidato, è favorevole o contrario a permettere alle coppie dello stesso sesso di accedere al matrimonio civile? E' favorevole o contrario a permettere alle coppie dello stesso sesso di accedere all'adozione di minori? E' favorevole o contrario a rimuovere il divieto verso le coppie dello stesso sesso di accedere alla procreazione medicalmente assistita? E' favorevole o contrario al Pacs? Intende fare qualcosa di incisivo affinché la riforma, o le riforme, a cui è favorevole (sempre che ce ne siano) diventi/diventino realtà entro breve? Se sì, che cosa? Cordialmente, Eliana".

Il popolo Glbt (gay, lesbian, bisex e transex) interroga i candidati leader del Partito democratico. Nell'iniziativa, assicurano, non c'è nulla di provocatorio, solo il diritto ad avere alcune risposte che riguardano in Italia "qualcosa come tre-quattro milioni di elettori", persone che vorrebbero essere coinvolte nel gran gioco delle primarie e magari andare anche a votare ma che finora non sono riuscite ad avere risposte e si sentono tagliate fuori. E siccome la campagna elettorale sarà breve - due settimane effettive - la televisione è quasi vietata, i dibattiti sono già stati fatti e confronti diretti con gli elettori sembrano esauriti, il popolo Glbt tenta un sondaggio dal basso, autoorganizzato, via web.

Il mezzo è il sito Gaytoday, un aggregatore di blog che fanno riferimento al mondo gay e omosessuale nato all'indomani del 16 giugno. Era sabato e dopo veti e sgambetti un milione di persone sfilò per le vie di Roma rivendicando l'orgoglio gay. Una specie di giornale di settore che si autorealizza con i blog e gli interventi della comunità Glbt ma non solo. "Il sondaggio è partito un paio di settimane fa" spiega Cristiana Alicata, una dei responsabili del sito "con cinque domande ai candidati". Cinque domande per altrettanti temi tanto delicati quanto scomodi: dall'omofobia ("Cosa farà il Pd per combattere le discriminazioni di genere e per scelta sessuale?") alle esigenze della comunità Glbt ("Pensa che richieste e iniziative Glbt possano essere rappresentate nel Pd?"); dalla omogenitorialità ("Esistono in Italia, migliaia di figli di coppie omosessuali. Conosce l'entità del fenomeno? Come tutelare i figli di queste coppie?) alla fecondazione eterologa ("Sarebbe pronto a valutare provvedimenti che permettano alle coppie omosessuali la fecondazione eterologa?") fino al "provvedimento che facilita, con le dovute cautele e verifiche, il desiderio di cambio di identità anagrafica per i cittadini transessuali?". Cinque domande scomode, ingombranti, rimaste fuori dalla campagna elettorale - come altre questioni legate al laicismo, ad esempio il testamento biologico - e che, spiega Cristiana Alicata, "entro la fine della prossima settimana saranno sottoposte ai candidati segretari".

Sul sito si trovano molte altre domande simile a quella di Eliana che "cordialmente" si rivolge al "Caro candidato...". Con lo stesso tono cordiale Giorgia chiede perchè "in Italia deve essere la comunità Glbt a fare le domande quando negli Usa i candidati sentono l'esigenza di dare risposte alla comunità Glbt". Walter Gallo ha una domanda semplice semplice: "Negli Usa i candidati alle primarie democratiche dicono sì alle unioni civili. Che dicono i nostri candidati?". Semplice forse no, diretta senz'altro. Come quella di Amicone Mario Edwige: "Come il Pd affronterà l'omofobia nelle scuole, nei media e sul posto di lavoro?". Giuseppina La Delfa, presidente delle Famiglie Arcobaleno, interroga i candidati "sul fenomeno, che è una realtà, dei bambini che hanno due mamme o due papà", bambini omogenitoriali, che fine fanno se il genitore naturale muore? A chi vengono affidati? Qualcuno ci sta pensando? La Delfa fotografa il fenomeno, con i numeri: "In Italia ci sono, come minimo, centomila bambini che hanno almeno un genitore omosessuale; almeno 150 sono i bambini figli di genitori dello stesso sesso".

Le domande postate sollecitano questioni delicate, "nascoste" ma concrete e urgenti. "Che tipo di informazione e educazione sessuale per prevenire le malattie a trasmissione sessuale?" chiede Guido Allegrezza. Per dire che certe domande poi riguardano tutti e non solo la comunità Glbt.

Si tratta di temi che finora sono stati accuratamente evitati. Non perchè i candidati non abbiano le proprie idee in proposito. Ma perchè le risposte di Veltroni non sono quelle di Rosy Bindi e neppure quelle di Enrico Letta. Non esiste una linea comune. Il laicismo e lo scontro tra cattolici e laici è uno dei fronti che più ha lacerato questa maggioranza. Ed è destinato a lacerare il Partito Democratico.

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