Sul sito Gaytoday, la comunità Glbt lancia un sondaggio da sottoporre ai concorrenti delle primarie. Visto che da loro, per ora, non sono arrivate risposte. Domande su questioni "scomode", matrimonio e figli di genitori dello stesso sesso, omofobia e diritti.
(Claudia Fusani - La Repubblica) Finite le liste, adesso parliamo di programmi, annunciano i candidati segretari al Pd. Ecco, appunto, avanti con i programmi in queste due settimane di campagna elettorale. I cittadini-elettori hanno preso molto sul serio l'invito. E pongono le loro domande. Del tipo: "Caro candidato, è favorevole o contrario a permettere alle coppie dello stesso sesso di accedere al matrimonio civile? E' favorevole o contrario a permettere alle coppie dello stesso sesso di accedere all'adozione di minori? E' favorevole o contrario a rimuovere il divieto verso le coppie dello stesso sesso di accedere alla procreazione medicalmente assistita? E' favorevole o contrario al Pacs? Intende fare qualcosa di incisivo affinché la riforma, o le riforme, a cui è favorevole (sempre che ce ne siano) diventi/diventino realtà entro breve? Se sì, che cosa? Cordialmente, Eliana".
Il popolo Glbt (gay, lesbian, bisex e transex) interroga i candidati leader del Partito democratico. Nell'iniziativa, assicurano, non c'è nulla di provocatorio, solo il diritto ad avere alcune risposte che riguardano in Italia "qualcosa come tre-quattro milioni di elettori", persone che vorrebbero essere coinvolte nel gran gioco delle primarie e magari andare anche a votare ma che finora non sono riuscite ad avere risposte e si sentono tagliate fuori. E siccome la campagna elettorale sarà breve - due settimane effettive - la televisione è quasi vietata, i dibattiti sono già stati fatti e confronti diretti con gli elettori sembrano esauriti, il popolo Glbt tenta un sondaggio dal basso, autoorganizzato, via web.
Il mezzo è il sito Gaytoday, un aggregatore di blog che fanno riferimento al mondo gay e omosessuale nato all'indomani del 16 giugno. Era sabato e dopo veti e sgambetti un milione di persone sfilò per le vie di Roma rivendicando l'orgoglio gay. Una specie di giornale di settore che si autorealizza con i blog e gli interventi della comunità Glbt ma non solo. "Il sondaggio è partito un paio di settimane fa" spiega Cristiana Alicata, una dei responsabili del sito "con cinque domande ai candidati". Cinque domande per altrettanti temi tanto delicati quanto scomodi: dall'omofobia ("Cosa farà il Pd per combattere le discriminazioni di genere e per scelta sessuale?") alle esigenze della comunità Glbt ("Pensa che richieste e iniziative Glbt possano essere rappresentate nel Pd?"); dalla omogenitorialità ("Esistono in Italia, migliaia di figli di coppie omosessuali. Conosce l'entità del fenomeno? Come tutelare i figli di queste coppie?) alla fecondazione eterologa ("Sarebbe pronto a valutare provvedimenti che permettano alle coppie omosessuali la fecondazione eterologa?") fino al "provvedimento che facilita, con le dovute cautele e verifiche, il desiderio di cambio di identità anagrafica per i cittadini transessuali?". Cinque domande scomode, ingombranti, rimaste fuori dalla campagna elettorale - come altre questioni legate al laicismo, ad esempio il testamento biologico - e che, spiega Cristiana Alicata, "entro la fine della prossima settimana saranno sottoposte ai candidati segretari".
Sul sito si trovano molte altre domande simile a quella di Eliana che "cordialmente" si rivolge al "Caro candidato...". Con lo stesso tono cordiale Giorgia chiede perchè "in Italia deve essere la comunità Glbt a fare le domande quando negli Usa i candidati sentono l'esigenza di dare risposte alla comunità Glbt". Walter Gallo ha una domanda semplice semplice: "Negli Usa i candidati alle primarie democratiche dicono sì alle unioni civili. Che dicono i nostri candidati?". Semplice forse no, diretta senz'altro. Come quella di Amicone Mario Edwige: "Come il Pd affronterà l'omofobia nelle scuole, nei media e sul posto di lavoro?". Giuseppina La Delfa, presidente delle Famiglie Arcobaleno, interroga i candidati "sul fenomeno, che è una realtà, dei bambini che hanno due mamme o due papà", bambini omogenitoriali, che fine fanno se il genitore naturale muore? A chi vengono affidati? Qualcuno ci sta pensando? La Delfa fotografa il fenomeno, con i numeri: "In Italia ci sono, come minimo, centomila bambini che hanno almeno un genitore omosessuale; almeno 150 sono i bambini figli di genitori dello stesso sesso".
Le domande postate sollecitano questioni delicate, "nascoste" ma concrete e urgenti. "Che tipo di informazione e educazione sessuale per prevenire le malattie a trasmissione sessuale?" chiede Guido Allegrezza. Per dire che certe domande poi riguardano tutti e non solo la comunità Glbt.
Si tratta di temi che finora sono stati accuratamente evitati. Non perchè i candidati non abbiano le proprie idee in proposito. Ma perchè le risposte di Veltroni non sono quelle di Rosy Bindi e neppure quelle di Enrico Letta. Non esiste una linea comune. Il laicismo e lo scontro tra cattolici e laici è uno dei fronti che più ha lacerato questa maggioranza. Ed è destinato a lacerare il Partito Democratico.
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