False le sue dichiarazioni di persecuzione in patria. (Agi) - Il tribunale amministrativo di Berlino ha respinto la richiesta di asilo presentata da una lesbica iraniana, Yasmin K., perche' pur riconoscendone lo status sessuale, ha accertato che sono false le sue dichiarazioni di persecuzione in patria. Nella documentazione la donna aveva dichiarato di essere stata arrestata a Teheran a ottobre 2005 insieme con la sua partner e altri omosessuali durante una festa. Mentre le altre persone sarebbero rimaste in carcere, Yasmin K. sarebbe riuscita a venirne fuoci grazie ai contatti del padre con persone influenti. Il tribunale berlinese non ha invece creduto ne' alle persecuzioni subite da Yasmin K. ne' alle circostanze che avrebbero consentito la sua fuga all'estero. Un portavoce del tribunale ha spiegato che la donna oltre a falsificare alcuni documenti, "ha anche falsificato una presunta sentenza di un tribunale iraniano, che avrebbe ordinato la sua "lapidazione". La donna non sara' comunque espulsa dalla Germania, in attesa dell'esito dell'appello che il suo avvocato intende presentare. Diversamente ando' a un'altra lesbica iraniana, Pegah Emambakhsh, che dopo essere stata arrestata in Inghilterra evito' l'espulsione perche' un tribunale le riconobbe i pericoli che avrebbe corso se fosse stata rispedita in Iran. Lunedi' scorso, in un contestato intervento alla Columbia University di New York, il presidente iraniano Mahmud Ahmadinedjad suscito' l'ilarita' della platea sostenendo che "in Iran non ci sono omosessuali".
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