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lunedì 4 agosto 2008

Tremila soldati hanno iniziato a pattugliare le città.

Militari di pattuglia a Milano

(Panorama) È operativo da oggi, per la durata di sei mesi, il piano per l’impiego dei militari nelle città, a vigilanza di siti fissi e nel pattugliamento (congiunto con le forze di polizia) delle aree più a rischio.
A regime i militari schierati saranno 3 mila: mille per la vigilanza di obiettivi sensibili (che sono 51 a Roma, 20 a Milano e 1 a Napoli); mille per il controllo dei Centri per immigrati (a Lampedusa e nelle città o province di Roma, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Catanzaro, Crotone, Foggia, Gorizia, Milano, Modena, Siracusa, Torino, Trapani), e mille per le pattuglie miste in nove città (Bari, Catania, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Verona).
A Roma, in questa prima fase, sono 400 i soldati impiegati (tra cui 32 donne). Da oggi controlleranno una decina di stazioni della metropolitana, ambasciate e (i parà della Folgore) il centro per immigrati di Ponte Galeria. A Milano, invece, i primi 150 soldati sono destinati ad alcuni obiettivi sensibili (Duomo e consolati) e ai pattugliamenti nelle zone della Stazione Centrale, di via Padova e del quartiere Baggio. A Napoli l’unico obiettivo sorvegliato dai soldati è il consolato americano, mentre i pattugliamenti interessano il centro città e i comuni della cinta urbana.

Per quanto riguarda l’equipaggiamento, i militari in pattuglia (provenienti da tutte le Forze armate, ma in gran parte dall’Esercito) hanno l’uniforme d’ordinanza estiva, composta da pantaloni e camicia a maniche corte, e sono armati di pistola; quelli a presidio degli obiettivi sensibili e dei centri immigrati, invece, hanno mimetica e fucile.
I soldati, che hanno ricevuto un addestramento specifico, avranno lo status di agente di pubblica sicurezza, ma non di agente di polizia giudiziaria: potranno identificare e perquisire, ma non arrestare, se non in caso di flagranza.

L’attuazione del piano costa alle casse dello Stato 31,2 milioni nel 2008 e altrettanti nel 2009. Il defender dell’Esercito italiano, alle 7 in punto di questa mattina, ha preso il posto della camionetta dei carabinieri davanti alla sede degli uffici diplomatici arabi di via Nomentana a Roma.
Sono arrivati, oggi, i primi militari che sorveglieranno alcuni punti sensibili di Roma, in alcuni casi affiancati dalle forze dell’ordine. I quattro soldati, in tuta mimetica con basco e anfibi imbracciano il fucile e si muovono avanti e indietro davanti al cancello degli uffici diplomatici. A Milano per questa settimana saranno utilizzati 150 uomini (che saliranno a 424 a regime), per ora tutti del Reggimento di Artiglieria a Cavallo: e puntualmente, anzi in anticipo di un quarto d’ora, alle 6.45 in Piazza Duomo è arrivato un mezzo Defender, in colori mimetici, dell’Esercito. Ne sono scesi 6 militari comandati da un caporalmaggiore capo e tra i quali c’è anche una donna, un caporale: gli artiglieri, armati di pistola e in divisa color Kaki, col basco in testa, si sono accordati con una pattuglia della polizia e una dei carabinieri sulle modalità del servizio. Poco dopo le sette, i primi due militari hanno affiancato un carabiniere e un poliziotto davanti all’ingresso principale della Cattedrale.
Alle 9 analoghi servizi saranno attivati agli ingressi laterali del Duomo.
L’arrivo dei militari ha già suscitato la curiosità dei passanti che sono già alcune decine nonostante l’ora e la giornata di agosto.
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