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giovedì 21 agosto 2008

Marco Travaglio e Famiglia Cristiana.

Foto di intiquilla da flickr.com
Famiglia Censoria
Ora d'aria
l'Unità, 20 agosto 2008


I giornali seri non sposano nessun partito, o movimento, o governo, o leader. Hanno una propria linea editoriale, in base alla quale leggono e giudicano l’attualità, plaudendo a chi è più vicino e criticando chi è più lontano. Famiglia Cristiana è un giornale cattolico serio, diretto da un sacerdote serio come don Antonio Sciortino che ne rappresenta la linea editoriale insieme agli editorialisti, a cominciare da Beppe Del Colle, giornalista di lungo corso e di specchiata onestà, morale e intellettuale. Sulle questioni di fede è allineata al magistero della Chiesa. Sulle scelte politiche risponde al cervello e alla coscienza dei suoi editori (la Compagnia di San Paolo) e giornalisti. Ha criticato il governo Prodi sui Dico, ora critica il governo Berlusconi per le tendenze fascistoidi e xenofobe, oltrechè per le violazioni della legalità e della Costituzione (che persino in Pakistan portano alle dimissioni forzate del presidente). Insomma è un’ottima cartina al tornasole per misurare il rapporto fra i nostri politici e la libertà di stampa. Che, per lorsignori, corrisponde alla libertà di applauso. La critica non è ammessa, né a destra né a sinistra.

Il 9 giugno scorso F.C. critica il Pd per le ambiguità sulle questioni etiche. Franco Grillini la tratta come serva del Vaticano: “F.C. si allinea alle posizioni più reazionarie della gerarchia vaticana sposando la politica della diffamazione e dell'insulto verso gli omosessuali”. Zanda: “Espressioni cattive, violente e ingiuste. Non le usa nemmeno il più duro degli avversari politici. Sono mortificato e addolorato”. Soro: “Editoriale inaccettabile, settimanale fazioso, non fa un buon servizio ai cattolici”. Marini: “La posizione di F.C. è sbagliata, ingenerosa e inaccettabile. Noi cattolici democratici non siamo sotto tutela”. Fioroni: “Non vorrei che F.C., rimpiangendo vecchi schemi, chiedesse il restauro di una corporazione cattolica bonsai”. Vita: “Che senso ha un attacco così aspro? Anche F.C. partecipa alla contesa politica?”. Vita non spiega che c’è di male se un giornale partecipa alla contesa politica. Poi, due mesi dopo, difende F.C. quando la stessa accusa - “fare politica” - la lanciano i berluscones a proposito dell’allarme sul “nuovo fascismo” e il Vaticano la scomunica: “La libertà d'informazione non può essere messa in discussione. Neanche dalla Chiesa. E' alquanto discutibile che vi sia stato un intervento che, al di là delle intenzioni, non può che apparire come censorio. Tra l'altro le opinioni liberamente espresse da F.C. riflettono evidentemente un sentimento diffuso in ampi strati del Paese, sia tra i credenti che i non credenti. E' curioso che spesso F.C. venga presa come esempio editoriale, ma quando fa riflessioni un po’ scomode va ridotta al silenzio”. Ecco, appunto.

La stessa smemoratezza mostrano i berluscones, a parti invertite. Quando F.C. criticava Prodi, Il Giornale della ditta titolava compiaciuto: “Anche F.C. contro il governo”. Ora, forse per dimostrare che il fascismo sta tornando davvero, sbatte in prima pagina il seguente titolo: “Famiglia cristiana sfruttava i figli dei poveri”. James Bondi; ancora cinque mesi fa, scioglieva peana: “F.C. ha il merito di prendere atto che in Italia esistono i centristi, ma non esiste un centro cattolico. Il che equivale da un lato a riconfermare la fine di ogni residuale idea di partito unitario cattolico, e dall'altro lato ad apprezzare l'evoluzione bipolare indelebile per la discesa in campo di Berlusconi e le scelte del Pd” (12 marzo 2008). Ora invece sostiene che F.C. è “catto-comunista”, ha “un’antipatia viscerale per Berlusconi”, “ha perso il rapporto con il popolo, credenti e parrocchie”, “prende lucciole per lanterne”, insomma “danneggia la Chiesa”.

Poi c’è Maurizio Lupi, l’onorevole ciellino che la sera di Pasqua scortava Magdi Allam per la conversione a favore di telecamera. Il 19 maggio F.C. chiede di rivedere la legge 194. Lupi si spella le mani: “Condivido pienamente l'appello lanciato da Famiglia Cristiana”. Poi F.C. critica il governo Berlusconi e riecco Lupi, riveduto e corretto: “F.C. ha un continuo pregiudizio contro il nostro esecutivo… Un attacco come questo me lo sarei aspettato da Liberazione o dal Manifesto, non da un giornale cattolico… Spiace che un simile orientamento sia espresso da un settimanale cattolico che sembra sempre più allineato sulle posizioni dell’Unità o del Manifesto invece di trasmettere messaggi per la costruzione del bene comune… Il settimanale è ondivago: un giorno attacca il Pd, l’altro il Pdl, insomma dà un colpo al cerchio e uno alla botte”. L’idea che sia semplicemente un giornale libero non lo sfiora neppure. E’ la Casa delle Libertà.

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