Quello della pasta è un rincaro da record, il secondo maggior aumento registrato nel primo semestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2007. Solo il gasolio, che ha segnato un +31,9%, è riuscito a batterlo. Il piatto di spaghetti è aumentato molto di più anche del prezzo della benzina (+24,5%). Nei primi sei mesi - secondo i dati del Tesoro che esaminano l’indice dei prezzi del paniere delle famiglie e impiegati - mostrano un inflazione al 3,8%. Con una spinta che arriva dai prezzi dei prodotti liberalizzati. Sul fronte di quelli “controllati”, il Tesoro fotografa infatti un aumento del 2,8% mentre per i “liberalizzati” la corsa dei prezzi, in media è stata dell’8,1%.
Volano anche i pedaggi autostradali che sono lievitati del +7,7% e l’istruzione secondaria (+7,5%). Sono aumentati, anche a causa del caro carburanti, tutti i trasporti che hanno marcato un +9,2% per quelli urbani e un +6,2% per i traghetti. Seguono i treni (+6,4%). In netta flessione, invece, i medicinali controllati (-8,6%). Scendono per la prima volta in dieci anni gli alberghi: -0,8% contro il +1,6% del 2007 ed il 2,5% dell’anno prima. E i “servizi di deposito incasso e pagamento” (-0,8). Sostanzialmente fermi invece lo zucchero (+0,5%) ed i medicinali a prezzo libero (+0,7%).
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