Il Papa (81 anni) si riposerà tre giorni per recuperare la fatica del viaggio e le otto ore di differenza di fuso orario. Accanto a lui ci sono solo i suoi due segretari e il personale della casa (in tutto dodici persone). Il seguito papale, compreso il Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, è alloggiato invece in un hotel in centro. Il Papa ha iniziato la giornata con una Messa in privato nella cappella, alla presenza del personale della residenza. Dopo colazione ha passeggiato nel giardino, quindi si è ritirato nello studio per rivedere gli undici discorsi che pronuncerà nei prossimi giorni. Alle tredici sono arrivati il cardinale George Pell, arcivescovo di Sidney e monsignor Anthony Fisher, vescovo coordinatore della Gmg, che hanno pranzato con il pontefice per aggiornarlo sui preparativi e i partecipanti alla Giornata. Dopo pranzo la consueta passeggiata con i segretari per la recita del rosario. Successivamente il pontefice è tornato a lavorare nello studio. Alle 17 ha assistito ad un concerto organizzato per lui nella villa, con musiche di Schumann, Mozart e Schubert, suonato da sette componenti del Sydney Symphony Fellows. Nella residenza è rimasto il pianoforte a coda utilizzato per il concerto, qualora il pontefice volesse suonare come fa nel tempo libero in Vaticano. Alle 19 Ratzinger ha cenato ed è andato a dormire.
Il portavoce del papa, padre Federico Lombardi ha tenuto a sottolineare che “il Papa si riposa e la sua salute è molto buona”. Resterà tra i boschi delle Montagne Blu fino al 16 luglio, quando si trasferirà nell’arcivescovado di Sidney per partecipare alle celebrazioni della Giornata mondiale della Gioventù. Nel frattempo è scoppiato un giallo: un poliziotto dell’Unità di Operazione Tattica, di guardia alla residenza del pontefice, la scorsa notte è stato ricoverato al Westmead Hospital di Sidney con un dito fratturato, tagli ed escoriazioni sul braccio. Ha dichiarato di essersi ferito con uno “strumento del suo equipaggiamento personale”. Ma non tutti sono convinti di questa versione dei fatti: c’è chi ipotizza che vi sia stato un tentativo di irruzione nella residenza del Papa sventato dalla Polizia. Un’ipotesi che il portavoce del Papa ha smentito. Nei giorni scorsi c’erano già state proteste in piazza della “No Pope Coalition” e il governo dello Stato di New South Wales ha promulgato una legge che punisce con l’arresto chi protesta in piazza contro il pontefice. In Australia molti attendono infine un importante gesto di riconciliazione da parte del pontefice, poiché si sono verificati diversi casi di minori abusati da sacerdoti. La Chiesa australiana sta correndo ai ripari ma nei prossimi giorni si parla di un possibile incontro tra il Papa e le vittime, come è avvenuto anche negli Stati Uniti quale gesto di riconciliazione.
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