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martedì 1 luglio 2008

Cara energia: scacco alla bolletta in dieci mosse.

Pannelli solari

(Andrea Paggio, vicedirettore di Legambiente per Panorama) La prima fonte energetica è il risparmio. E la conversione a stili di vita più ecologici non è indotta solo dalla paura di rimanere senza petrolio o di morire di cancro, ma dal desiderio di una maggiore qualità della vita e con meno preoccupazioni (vedere il sito www.viviconstile.org). Una casa più confortevole ha spesso un pannello solare sul tetto, scelta che la rende autonoma dal prezzo del barile di petrolio così come da una centrale nucleare slovena.
Ecco dieci consigli per ridurre la propria bolletta e l’impatto sull’ambiente.
1 Vestire meglio la casa
La prima voce di spesa energetica della famiglia italiana è per il riscaldamento della propria casa: 1.300 euro nel 2007, nonostante il nostro buon clima mediterraneo. Ma le nostre case disperdono energia da tutte le parti: dal tetto, dalle finestre, dai cassoni delle tapparelle, dai muri (soprattutto a nord). Oggi si può detrarre dalle tasse il 55 per cento dell’investimento di risparmio energetico, il resto si ripaga in una decina d’anni al massimo. Per saperne di più: www.enea.it.
2 Usare il termostato
Anche il nome sa di antico, infatti il calorifero è ormai superato da apparecchi dotati di regolazione automatica (raggiunta la temperatura si spegne) e contabilizzazione del calore (ognuno paga quello che consuma). È finita così l’epoca della caldaia autonoma, meglio quella condominiale o persino la centrale di quartiere a biomasse. Intanto applicare un termostato regolatore su vecchi caloriferi costa poco e si ripaga in una stagione.
3 Scaldare l’acqua con il sole
Servono a produrre acqua calda, sono molto diffusi in Europa. I più semplici (3 mila euro di investimento, meno lo sconto fiscale del 55 per cento) servono per ridurre il consumo del boiler elettrico o a metano. Si ripagano in 5 o 8 anni, poi energia gratis per 20 anni. Un metro quadrato di collettore solare per ogni italiano ci farebbe risparmiare 40 terawattore di energia, il 12 per cento del consumo elettrico nazionale. Per saperne di più: www.fonti-rinnovabili.it.
4 Usare la stufa a pellet
Le moderne stufe a legna inquinano anch’esse (particolato fine), ma meno dei camini e delle vecchie stufe, e permettono una ricarica meno frequente. Sono dotate di alimentatori di pellet, che sono bastoncini di segatura pressati. Attenzione alla qualità delle stufe e dei pellet: solo quelli di puro legno naturale vi garantiscono da sostanze chimiche inquinanti.
5 Fare ombra d’estate
Ormai non c’è solo il riscaldamento, ma anche il condizionatore a pesare sulla bolletta. Prima regola: farne a meno. È normale starsene in maglietta e camicia d’estate e non si rischiano raffreddori e mal di gola. La casa va regolata anche d’estate: chiuse le tende esterne e le tapparelle di giorno, aperte le finestre la notte. Gli alberi sono un condizionatore naturale. Per saperne di più: www.costruire-bene.ch.
6 Pompe, non condizionatori
La bolletta dell’elettricità «pesa» solo un terzo di quella del riscaldamento, ma appena si passa al condizionatore rischia di salire. Per chi non può farne a meno, invece del vecchio condizionatore vale installare una pompa di calore ad alta efficienza, ideale non solo per il fresco, ma anche per le stagioni intermedie. Temperature consigliate: 26 gradi d’estate, 19 d’inverno.
7 Comprare casa di alta classe
Le case che si costruiscono da quest’anno consumano un terzo dell’energia di una volta e sono dotate per legge di un certificato di consumo per il riscaldamento. Quelle di classe A, come per gli elettrodomestici, consumano l’80 per cento di energia in meno e possono essere scaldate anche solo col sole. I villini costano parecchio: sono molto più economici e persino più ecologici i condomini. In Gran Bretagna dal 2016 si potranno costruire solo case a consumo energetico zero.
8 Scegliere auto a bassa emissione
La seconda voce di spesa energetica familiare è il carburante per le automobili: per 10 mila chilometri di una utilitaria si spendono oltre 1.000 euro, il doppio per un grande suv. All’estero le auto si vendono con il certificato energetico (come i frigoriferi), in Italia abbiamo viaggiato nell’illusione che il diesel fosse un gran vantaggio: in futuro conteranno le emissioni di CO2 a chilometro. Le auto a 100 grammi di CO2 al chilometro sono le carissime ibride elettrico-benzina e una manciata di minicittadine. Buone prestazioni le piccole (soprattutto a metano) e le diesel dotate di filtro antiparticolato. I suv e le sportive invece emettono da 180 a 400 g/kg. Per saperne di più: www.ata.ch.
9 Riscoprire la bicicletta
Il 53 per cento degli spostamenti quotidiani degli italiani non supoera i 5 chilometri, eppure ci serviamo di mezzi motorizzati per l’80 per cento dei nostri viaggi. Così si spiega il successo recente della bicicletta in tutte le città europee, anche con sistemi di noleggio e condivisione, come il bike sharing di Parigi e Barcellona e in una decina di città italiane. Anche in Italia le auto dei residenti stanno diminuendo in città. Quanto proprio serve, la si prende in car sharing. Per saperne di più: Viaggiare leggeri (Terre di mezzo editore, 180 pagine, 12 euro).
10 Riciclare
C’è anche una bolletta energetica indiretta, quella che si paga in ogni bene acquistato o servizio usato. Si stima che ogni famiglia in Europa possegga 60 mila oggetti, molti di più di quelli con i quali abbiamo il tempo di fare esperienza (ogni anno, tolto il sonno, abbiamo 5 mila ore a disposizione). Cosa fare? Selezionare, condividere, acquistare e rivendere, per esempio su eBay, e infine riciclare. Un aumento del riciclaggio dei materiali del 10 per cento riduce il consumo energetico nazionale del 3. Per saperne di più: www.stopthefever.org.

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1 commento:

Claudio ha detto...

Ottimo articolo.
Sul canale energia http://www.byoblu.com/energia trovate due video in tema.
Il secondo, in particolare, spiega per filo e per segno come realizzare un impianto fotovoltaico usufruendo degli incentivi previsti dal Conto Energia!