Per voi l’intervista a Paola Dee, il Dj direttivo del Gay Village, “Villaggio” che d’estate è al centro della movida gay romana. Più che un villaggio è un mix di eventi che coinvolgono persone di tutti i gusti e mettono insieme divertimento, cultura e arte.
(Fiorella Palmieri - CCS News) Quanto può essere divertente la movida gay romana? Scopritelo con noi attraverso questo articolo. Abbiamo intervistato per voi uno dei volti più noti delle notti gay romane e ci siamo fatti dare qualche consiglio, qualche utile chicca. La notte romana gay è divertente e infuocata, e soprattutto non è più per soli gay, perché alle loro feste troviamo anche tanta gente etero che si diverte, balla, gioca e scherza, e si tratta di divertimento puro che non ha controindicazioni.
Tutta per voi l’intervista a Paola Dee, il Dj direttivo del Gay Village, che gentilmente ci ha concesso qualche minuto del suo tempo.
D: Paola che cos’è il Gay Village?
R: Il Gay Village nasce da un’idea di voler aggregare tutte le realtà gay esistenti a Roma e creare un posto d’incontro, dove poi hanno confluito anche tutte le realtà gay d’Italia e in questo momento anche d’Europa. È un posto di aggregazione quindi, dove per esempio si ritrovano varie organizzazioni gay, ma anche discoteche e posti di intrattenimento.
D: Quando e perché nasce il Gay Village?
R: Il Gay Village nasce a Roma nell’estate del 2002 e s’insedia in quello che prima era il Testaccio Village. Nasce dall’idea, come ho già detto, di voler aggregare tutte queste realtà, e anche dal fatto che politicamente avere un posto che si chiama “Gay Village” al centro di Roma, dove vanno i gay, ma anche gli etero, è importante, è come un pride di 40-50 giorni, dipende dalla durata.
D: Quale tipologia di persone arriva al Gay Village?
R: Tutti i tipi di persone, perché il Gay Village non è solo una grande discoteca, ma ospita anche il Festival del Cinema e rassegne di teatro, abbiamo avuto addirittura il Teatro Eliseo che ha presentato gli spettacoli invernali, abbiamo avuto Paolo Villaggio, Lina Sastri, nomi importanti del teatro italiano. E poi c’è un pubblico che appartiene a tutte le età, c’è il ragazzino che viene in discoteca e c’è la persona più adulta che viene a vedere l’evento teatrale.
D: Tu sei il Dj direttivo del Gay Village, sicuramente conoscerai i locali più divertenti e più frequentati della movida Gay romana, ci dai qualche consiglio?
R: Beh sono proprio quei locali e quegli eventi che durante l’estate si trasferiscono all’interno del Gay Village e sono “l’Omogenic” il circolo degli artisti, che si tiene tutti i venerdì durante l’inverno al circolo degli artistie si sposta sempre tutti i venerdì, durante l’estate, all’interno del Gay Village, il “Georgeous” che d’inverno ha sede all’Alpheus e d’estate si trasferisce sempre al Gay Village e poi c’è anche una domenica al mese dedicata alle donne che è il “Venus Rising” che si svolge al Goa.
Diciamoci pure la verità, alle feste gay ci si diverte e anche parecchio, perché non sono solo feste gay ma pure pillole di divertimento, dove etero e no riescono a convivere in un’Italia che ancora crede che l’essere umano debba essere un robot dell’officina di Dio.
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