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martedì 10 giugno 2008

A Biella negato al gaypride sfilare in centro.

E il pride scrive a Paolini.
(La Stampa) E’ scontro aperto ormai tra il Comitato del Gay Pride di Biella e il prefetto, Narcisa Brassesco, per la manifesta del 14 giugno. Il Comitato vuole tenere la manifestazione in pieno centro e ha chiesto l’uso di piazza 1° Maggio o in alternativa di piazza Martiri della Libertà. Il prefetto e il sindaco Vittorio Barazzotto, hanno annunciato che la manifestazione potrà svolgersi o in piazza Unità d’Italia, dove c’è la sede della Provincia, o in piazza Vittorio Veneto, appena fuori dal centro storico. E allora il Comitato per raggiungere il suo scopo ora ha coinvolto anche l’attore Marco Paolini. Perché Paolini? Perché il Comitato di sicurezza e vigilanza, scrivono gli organizzatori del Pride, « ci ha fatto ufficiosamente sapere che la piazza richiesta (piazza 1° maggio) e la alternativa da noi proposta (piazza Martiri) sono entrambe occupate per la presenza di un reading di Marco Paolini, che però si svolgerà all’interno del teatro adiacente alle piazze e solo in caso di pioggia». Lo spettacolo è infatti in programma al Piazzo. «Inoltre la nostra manifestazione terminerà ben due ore prima dell’inizio dello spettacolo». Insomma per il Comitato del Pride è una scusa: «Ci pare più che palese l’intenzione del Comitato di sicurezza di celare il loro diniego della piazza da noi scelta dietro a giustificazioni ridicole. Per questo abbiamo deciso di scrivere una lettera aperta a Marco Paolini, sicuramente ignaro di questi giochi di potere, perché possa esprimersi, come meglio riterrà opportuno, su questa vicenda, confidando nel suo senso civico e nell’impegno profuso in questi anni». Nella lettera, comunque il Comitato precisa: «Non ti scriviamo per coinvolgerti, ma solo per informarti su cosa sta accadendo e sul buffo e un po’ ipocrita tentativo di usare la tua presenza biellese contro le nostre richieste, perche’ pensiamo che tu non ne sia al corrente». E con dovizia di particolari gli raccontano tutta la storia ribadendo che « la scusa della pioggia proprio non regge»: «il Comune ha arruolato il tuo spettacolo e i tanti che verranno a sentirti, tra i “potenziali disturbati” dalla “minoranza” del Pride».

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