(Quotidiano net) Mentre Arcigay e gli organizzatori del Comitato Pride conteggiano e fanno pronostici sugli "almeno 50 mila" manifestanti in arrivo a Bologna sabato per partecipare al Gay pride, in piazza Roosevelt i vertici della Prefettura e le autorità cittadine si siedono a un tavolo per fare il "punto della situazione".
"Un riassunto delle puntate precedenti", è così che viene definito in Prefettura il Comitato di ordine pubblico a cui ha preso parte il sindaco Sergio Cofferati. Durante il quale "sono state verificate tutte le predisposizione stabilite fino ad oggi", a partire dalle due ordinanze emanate dal primo cittadino nelle ultime settimane. Insomma, una "verifica generale" di tutte le "misure" già programmate, alle quali - assicura da piazza Roosevelt - non si è aggiunto nulla di nuovo. Ultimati i preparativi, fanno sapere dalla Prefettura, non rimane che "aspettare l'evento con serenità ma anche con la grande attenzione dovuta a questa manifestazione pubblica". Storicamente, chiudono da piazza Roosevelt, "improntata a festosità e non a questioni di ordine pubblico".
Al Comitato organizzatore del Pride e ad Arcigay, intanto, sono in corso gli ultimi conteggi, tra pullman e treni in partenza da 50 diverse città d'Italia. Solo da Milano sono in partenza 10-15 mila persone, ma i pronostici degli organizzatori sono molto più alti. "Quello che possiamo dire fin ad ora è che di certo sarà un grande successo", dice il presidente di Arcigay Aurelio Mancuso. E questo significa prima di tutto, dice Mancuso, "una grande sorpresa" in termini numerici: a due giorni di tempo da Arcigay danno per certo "come minimo 50 mila manifestanti" e sottolineano che si tratta di una "stima prudenziale".
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