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venerdì 27 giugno 2008

I gay romani flirtano con Alemanno? Pare di si...

Gay Village/ Il debutto dell’assessore di Alemanno nel “mondo” gay.
(River-blog) La visita di Umberto Croppi, assessore capitolino alla cultura, era nell’aria da giorni. Ma al Gay Village, che ha aperto i battenti circa un’ora fa, non si dava niente per scontato. L’assessore di Alemanno, infatti, aveva preannunciato un primo sopralluogo, in via delle Tre Fontane, intorno alle 21, a Village ancora chiuso. Un modo, dicono le malelingue, per capire che aria tirasse (e, soprattutto, se ci fossero manifesti o “cose” strane). Poco fa, mi informano due valenti river-collaboratori, Croppi è salito sul palco allestito nella nuova location. Un intervento, il suo, per spiegare che il Comune non ha niente contri i gay, ecc. ecc. Insieme a lui la deputata del Pd, Paola Concia (che è l’unica rappresentante del mondo Glbt in Parlamento), i vertici dei Eur Spa (che ha affittato l’area), il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti (storicamente vicino alla comunità omosessuale romana), e l’assessore provinciale alla Cultura, Cecilia d’Elia.

Imma Battaglia, leader di DìGayproject e organizzatrice del Village, è contenta e non fa niente per nasconderlo. Anzi: a tutti sottolinea quella presenza politica sul “suo” palco. La visita di Croppi è una sorta di “legittimazione” della sua associazione da parte della nuova giunta guidata da Alemanno. Con l’Arci Gay di Roma, apertamento schierato per Rutelli in campagna elettorale - e ora in posizione d’angolo - la Battaglia potrà essere un interlocutore privilegiato con il Campidoglio. Finché, prevedo io, non si tornerà a parlare in maniera coraggiosa di diritti gay.

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