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mercoledì 30 gennaio 2008

Uno schiaffo a Ferrara e alla chiesa. Il 71,5% di italiani convinti che maggiori tutele per maternità e famiglia diminuirebbero gli aborti.

(Clandestinoweb) Telesurvey ha intervistato 200 italiani per conoscere la loro opinione sul dibattito in corso in merito all’aborto. Ne è emerso che l'85% è favorevole all’aborto regolato per legge ed il 71,5% chiede più tutele per maternità e famiglia.

Secondo questa percentuale, la strada migliore per ridurre gli aborti è di garantire una maggiore tutela della maternità e della famiglia, anche dal punto di vista economico, mentre per il 19,5% rimarrebbe invariato". L'85% del campione non è contrario all'aborto, ma con le opportune precisazioni: il 57% ritiene che deve essere consentito solo in casi particolari (per esempio, malattie genetiche, stupri…) e il 28% sostiene che deve essere approvato in qualsiasi caso. Soltanto l'11,5% del campione ha bocciato categoricamente l'aborto sostenendo che non deve mai essere praticato".

Il 37,5% ritiene che la legge, che quest’anno compie 30 anni, non deve essere modificata in quanto 'civilmente avanzata' ma il 30%, invece, la boccia ed è favorevole alla sua abolizione per tutelare la 'sacralità della vita' presente nel grembo materno. Il 27,5% degli intervistati, infine, concorda sulla necessità di modificarla, sulla base del progresso scientifico".

Per quanto riguarda l’informazione sulle norme che regolano la legge, secondo il 57,5% del campione la legge italiana consente di abortire entro i tre mesi di gravidanza, per il 15% meno dei tre mesi, per il 4,5% oltre i tre mesi. Infine, il 23% degli intervistati ha ammesso di non conoscere la riposta. (mps)

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